venerdì 28 settembre 2012

FNAC non deve morire!


Si moltiplicano le iniziative contro il rischio-chiusura dei punti vendita FNAC in Italia, la catena francese di mediastore che vende prodotti culturali ed elettronica di consumo e che dà lavoro – sul territorio nazionale – a circa 600 dipendenti. Mentre la proprietà continua a tacere e a non fornire indicazioni sulle prospettive future, la mobilitazione di piazza dei dipendenti Fnac ha raccolto la solidarietà di politici e amministratori locali e di artisti come Litfiba, Skunk Anansie, 99 Posse, Afterhours, e Bandabardò. Su Facebook, la pagina “Salviamo Fnac” ha raccolto, per ora, più di 4.000 adesioni. Lo slogan della protesta, “Fnac Fashion Nightmare – Il lavoro per noi è un lusso”, rappresenta un gioco di parole per mettere in relazione i 600 dipendenti a rischio disoccupazione con il mercato del lusso che tanto sta a cuore a François-Henri Pinault, presidente del gruppo. 


Personalmente, la chiusura di FNAC potrebbe rappresentare un bel risparmio... visto che mi annovero tra i suoi clienti più fedeli sin dal giorno dell'inaugurazione. Ma davvero vogliamo una città senza neanche un negozio di dischi, dvd e tecnologia come Dio comanda?!?

1 commento:

Anonimo ha detto...

è una situazione assurda.. il lusso cresce ..ma la fnac chiude??? non capisco.. perchè'!!???