mercoledì 15 maggio 2019

A proposito di fundraising


La dinamica benefica che utilizza la musica pop-rock per raccogliere fondi non è certo una novità. Personalmente mi viene in mente il 1985 durante il quale Lionel Richie e Michael Jackson chiamarono a raccolta gli artisti più popolari per incidere "We are the world". Nel medesimo anno Bob Geldof mise in piedi il Live Aid, super concertone trasmesso in ogni angolo del mondo, con lo scopo di raccogliere fondi contro la fame in Etiopia. Eventi giganteschi, nei numeri e nella partecipazione, tanto da essere considerati gli archetipi del music fundraising. Nel 2010, infatti, "We are the world" fu replicata per la raccolta fondi in seguito al terremoto di Haiti. Mentre, qualcosa di simile avvenne con "Domani" di Jovanotti per il terremoto dell’Aquila del 2009. Il fundraising è anche un modo per sostenere non solo operazioni gigantesche come quelle appena citate... ma anche micro-progetti discografici. Ieri, in un'intervista nell'ambito del mio progetto Innovation Voice, ho incontrato Angelo Rindone di Produzioni dal Basso che, recentemente, ha promosso la raccolta fondi per l'ultimo disco di Daniele Sepe, il delizioso "The Cat With The Hat", citato nella puntata insieme ad un progetto simile per un disco dei miei amatissimi Gang nel 2014.

Nessun commento: