martedì 7 gennaio 2020

Sanremo... o morte

 

Alea Iacta Est, non si torna indietro. Certo... se avessi a disposizione una DeLorean DMC-12 con il pieno di carburante, volerei dritto all'edizione 1966 di Sanremo, alla quale parteciparono gli Yardbirds, orfani di Eric Clapton che se ne era già andato, inseguendo i suoi sogni in blues e forti di un implume Jimmy Page. Salirono sul palco del Casinò il 27 e il 28 gennaio, accoppiati con un giovanissimo Lucio Dalla per proporre la versione in inglese di "Paff Bum" e con Bobby Solo, che presentava "Questa volta". Ma siccome l'auto di "Back to the future" non è disponibile... mi toccherà sorbirmi gli sciagurati Achille Lauro, Elettra Lamborghini e Riki. Unica speranza, i Pinguini Tattici Nucleari: non che ne vada matto... ma mi fa simpatia il titolo del loro brano, "Ringo Starr". Ne ipotizzo il testo: la sfavillante storia di un simpatico batterista che, a cauda di varie circostanze, diventa uno dei drummer più famosi della storia del rock. Tutta questione di culo... e di naso!

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