Alla fine degli anni cinquanta, con l'avvento della neonata televisione (allora in bianco e nero e con un solo canale!) il conduttore ed attore Mario Riva tenta un nuovo linguaggio di spettacolo (con la collaborazione della benemerita coppia Garinei & Giovannini), attraverso lo spettacolo musicale "Il Musichiere", il primo quiz musicale televisivo della storia della tv italiana segnò la nascita del "sabato sera televisivo". La trasmissione all'epoca registrava un ascolto di ben 19 milioni di ascoltatori, costringendo davanti al teleschermo l'Italia intera: nei cinema di Roma e Milano i gestori dovettero posizionare gli apparecchi televisivi per evitare che le sale in quel giorno e in quell'orario risultasserodeserte! Riva interpretava inoltre la sigla finale della trasmissione "Domenica è sempre Domenica", che rimase per molto tempo una delle canzoni più popolari e che rappresenta un vero e proprio "inno" all'ultima giornata della settimana. Il risveglio della città al suono delle campane, senza clacson e motori, che si prepara a spendere "quattro soldi de felicità": immagini di un'italietta ingenua, forse provinciale ma serena... che purtroppo non esiste più.
La Domenica nelle canzoni ha avuto, in seguito, declinazioni fra le più svariate: dalla pesante giornata settembrina citata in "Eskimo" di Francesco Guccini alla malinconica "Buona Domenica" passata accanto al telefono che non squilla più, dalla maledetta domenica di sangue descritta in "Sunday Bloody Sunday" dagli U2 alla critica rivolta ai tabloid domenicali in "Sunday Papers" di Joe Jackson, dall'incessante scorrere del tempo di "Domenica E Lunedì" di Angelo Branduardi alla "Domenica Delle Salme" di Fabrizio De Andrè, dura e lucida invettiva sulla falsa pace sociale raggiunta subito dopo la caduta del Muro di Berlino. Ecco il videoclip diretto da Gabriele Salvatores:
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