Da qualche parte sul web ho letto che solo il 4% di chi in Italia acquistò ai tempi "Il nome della rosa" lo lesse per intero. Frank Zappa può essere considerato la trasposizione musicale di quel fenomeno, ovvero: tanti ne parlano, pochissimi lo padroneggiano! Decine e decine di ore di musica ufficiale (senza contare gli innumerevoli bootlegs e cassette di vecchi concerti duplicati da nastro a nastro all'infinito) che spaziano dallo sberleffo in forma cacofonica alla musica per orchestra - passando, naturalmente, per il rock, o meglio per la visione zappiana del rock - e un modo di presentarsi e di esporre le proprie idee che, da sempre, ha incendiato le fantasie di anarcoidi e freaks di tutto il mondo, Frank Zappa è (stato) senza dubbio il personaggio più sfaccettato, vulcanico e mal compreso dell'intero baraccone musicale del XX Secolo... non mi stancherò mai di dirlo!
Dopo aver acquistato in passato alcuni libri a lui dedicati (non fatevi mancare "Zappa - è più duro di tuo marito" di Massimo Bassoli, la fondamentale autobiografia - scitta a 4 mani con Peter Occhiogrosso "Frank Zappa: l'autobiografia", "Il Don Chisciotte elettrico" di Neil Slaven e "Frank Zappa domani" di Gianfranco Salvatore), per Natale mi sono regalato l'ennesima biografia, questa volta firmata da Barry Miles, giornalista inglese del New York Times e autore di numerosi ritratti di personaggi-chiave della musica e della cultura anni '60/'70 come Paul McCartney, William Burroughs, John Lennon, Allen Ginsberg e i Police. 543 pagine per 14,50 Euro da Feltrinelli.
Non sono ancora in grado di stilare un giudizio globale sul libro perchè, attualmente, sono a pagina 202, "Lumpy Gravy" (uno degli album che Zappa ha sempre affermato di preferire) è appena uscito. In perfetto Zappa-style, leggo questo volume quando sono sulla tazza... la mia recensione definitiva è rimandata quindi alle prossime fisiologiche "sedute"!
P.S. - Il libro di Eco... dopo una certa difficoltà iniziale (diciamo nelle prime 30-40 pagine) me lo bevvi tutto d'un fiato, tanto era denso ed avvincente! Di gran lunga migliore della trasposizione cinematografica diretta da Jean-Jacques Annaud dove il personaggio di Guglielmo da Baskerville - interpretato da un pur bravo Sean Connery - viene ridotto ad una sorta di 007 ante-litteram!
2° P.S. - Il sicilianissimo "attributo" citato nel titolo di questo post... è quello contenuto nel testo della canzone omonima, inserita nell'album "Uncle meat". Qui un... ehmmm... pezzettino di minchia zappiana...
Io il Nome della Rosa lo lessi tra i primi...e l'ho trovato un ottimo libro. Concordo sulla superiorità del libro rispetto al banalissimo film che ne è stato tratto. Quanto a Zappa...mi dispiace ma non mi è mai piaciuto...però vedo che ti stai facendo crescere un pizzetto alla Zappa!?!?!?
RispondiEliminaA
Non c'entra nulla...ma ti faccio una richiesta visto il tuo eclettismo...parliamo di Rossana Casale...dischi migliori...commento artistico...e...che fine ha fatto?
RispondiEliminaA.