giovedì 23 dicembre 2010

Sanremo cover

Finalmente ufficializzata la scaletta di "Nata per unire", la serata dedicata al 150 anni dell'unità d'Italia, inserita nel prossimo Festival di Sanremo; dopo il no all'imbarazzante medley Bella Ciao + Giovinezza... il 17 febbraio assisteremo in diretta ad il  classico minestrone messo sul fuoco per soddisfare (quasi) tutti i palati dei telespettatori.

Così "'O sole mio", cantato da Anna Oxa, farà il paio con "Mille lire al mese", interpretata da Patty Pravo, il folklore napoletano di Roberto Vecchioni con "'O surdato 'nnamurato" si alternerà al grande Tricarico con "L'Italiano" di Toto Cutugno.
Puntate nel repertorio più recente con "Il cielo in una stanza di Gino Paoli" (Giusy Ferreri, ussignur...), "Il mio canto libero" di Battisti (Nathalie, scontata la presenza della vincitrice dell'ultimo X Factor) e "Viva l'Italia" (Davide Van de Sfroos) che lo stesso De Gregori, sempre coerente col suo stile, si era detto indisponibile a cantare a Sanremo.
Luca Madonia e Franco Battiato portano "La notte dell'addio" di Iva Zanicchi mentre si torna alle atmosfere d'antan con Max Pezzali ("Mamma mia dammi 100 lire", voglio proprio ridere...) e coi La Crus (bentornati!)che propongono "Parlami d'amore Mariù".
Anna Tatangelo canta "Mamma" (a questo punto girerò canale!), Luca Barbarossa e Raquel del Rosario "Addio mia bella addio".
Qualche brivido anarchico con Emma e i Modà che, con "Here's to you" rievocano la saga degli emigranti Sacco e Vanzetti, condannati a morte agli inizi del secolo scorso negli States per le loro posizioni politiche.
In una scaletta che, decontestualizzandolo, riesce ad anestetizzare anche il j'accuse del "Viva l'Italia" di De Gregori, c'è da scommetterci che gli strali dei benpensanti riusciranno a catalizzarsi su un brano non proprio di prima mano, perdipiù cantato da quell'insopportabile nano di Al Bano: "Va pensiero".
Com'è tristemente noto il coro verdiano del Nabucco, espressione dello spirito risorgimentale preunitario, è attualmente evocato più per le adunate leghiste che per la frequentazione dei teatri d'opera... ma questa è l'Italia... l'Italia metà giardino e metà galera.

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