lunedì 17 febbraio 2020

Tanti auguri Reginald!


Ha destato parecchie preoccupazioni la notizia che Sir Elton John è stato costretto ad interrompere un concerto in Nuova Zelanda (durante il suo tour d'addio alle scene) a causa di una polmonite che non gli permetteva di cantare. L'artista britannico, visibilmente turbato, si è fermato nel bel mezzo dell'esibizione e ha chiesto scusa ai fan: «Ho perso completamente la voce. Non posso cantare». Quasi in lacrime, appoggiandosi al piano e scuotendo la testa, il 72enne ha detto: «Devo andare. Mi dispiace». Il pubblico ha risposto con un commosso applauso, mentre lui si è allontanato dal palco aiutato da diversi assistenti. Poco dopo la rockstar inglese si è sfogata su Instagram: «Voglio ringraziare tutti coloro tutti coloro che hanno partecipato al concerto di stasera ad Auckland. Mi è stata diagnosticata una polmonite quest'oggi, ero determinato a offrire il miglior spettacolo umanamente possibile. Ho suonato e cantato con il cuore, fino a quando la mia voce non usciva più. Sono deluso, profondamente turbato e dispiaciuto. Ho dato tutto quello che avevo. Grazie mille per il vostro straordinario supporto e tutto l'amore che mi avete mostrato durante la performance di stasera. Sono eternamente grato».


Intanto nei negozi esce un doppio cd live (disponibile anche in vinile e sulle piattaforme digitali), "Live from Moscow 1979", relativo allo storico concerto in compagnia del suo fido percussionista Ray Cooper, svoltosi presso la Rossiya Hall di Mosca il 29 maggio 1979. Già circolato sotto forma di bootleg, lo show viene ora riproposto in versione rimasterizzata dai nastri ufficiali incisi direttamente dal segnale dell'impianto della serata, che la BBC utilizzò a suo tempo per trasmettere l'audio dell'evento: il disco sarà consegnato ai mercati a partire dal prossimo 24 gennaio. Tra i brani inseriti in scaletta non mancarono i maggiori successi firmati da John - tra gli altri “Daniel”, “Candle in the Wind”, “Skyline Pigeon” e “Take Me to the Pilot", oltre che alla cover dei Beatles “Back In The U.S.S.R.", che le autorità sovietiche chiesero - ovviamente senza successo - all'artista di non eseguire. 


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