lunedì 25 maggio 2020

Ciao Phil...




Nella totale indifferenza è scomparso anche Phil May, cantante inglese frontman dei Pretty Things, una band di grande successo negli anni '60 e una delle più influenti della storia del british rock. Ci ha lasciti in aseguito a complicazioni insorte a seguito di un intervento chirurgico all'anca. Aveva 75 anni e, di recente, aveva avuto un incidente con la bicicletta, cadendo rovinosamente. May aveva fondato i Pretty Things nel 1963 insieme al chitarrista Dick Taylor, che aveva da poco lasciato i nascenti Rolling Stones: i due nuovi amici arruolano John Stax al basso, Brian Pendleton alla chitarra ritmica e Pete Kitley alla batteria (quest'ultimo, dopo meno di un anno, venne sostituito da Viv Andrews).

Il nome della band fu scelto in onore del titolo di una canzone composta nel 1955 da Willie Dixon. Si trattava di una formazione piuttosto controcorrente per i modelli estetici di allora: Phil May si esibiva con i capelli più lunghi mai visti fino ad allora. La band raggiunse il culmine del successo tra la fine del 1965 e il 1966 con una serie di singoli come "Midnight To Six Man" e "Come See Me", oltre a richiami sonori e tematici alla psichedelia nei brani "Can't Stand The Pain" e "Lsd". Come spesso succede, lo straordinario successo causò anche l'implosione della stessa. Con un cambio di fomazione nel 1968 venne pubblicato l'album più importante della loro discografia, "S.F. Sorrow", riconosciuto come la prima opera rock della storia, particolarmente amato da Pete Townsend e fonte di ispirazione per il più celebre "Tommy" degli Who.

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