mercoledì 2 novembre 2022

Ciao Jerry Lee...


Ci ho messo un po' di tempo prima di pubblicare questo ennesimo epitaffio. Prima di tutto perchè stavo riflettendo che questo blog, col tempo, è diventato un lungo elenco di "cadaveri eccellenti" (almeno per me...) ed anche perchè il defunto in questione ha rappresentato per la mia formazione musicale una vera e propria icona, un faro illuminante. Un brano come Great Balls of Fire, molto prima che entrasse nella colonna sonora di Top Gun, lo aveva portato a metà degli anni '50 nell'Olimpo del rock'n'roll, fianco a fianco col sovrano Elvis, mi ha cambiato la vita.

Jerry Lee Lewis, per noi fan semplicemente ''The Killer'', è morto a 87 anni nella sua casa a sud di Memphis. Di recente entrato nella Country Hall of Fame, era da tempo malato e due giorni prima della sua dipartita il sito di gossip Tmz ne aveva annunciato prematuramente la morte, per poi correggersi in fretta e furia. Alla fine... l'annuncio definitivo, quello che non avremmo voluto leggere.

Nato in Louisiana in una famiglia poverissima che ipotecò addirittura la casa per comprargli il primo pianoforte, Jerry aveva imparato da solo a suonare e a 14 anni si era esibito per la prima volta in pubblico, presso un concessionario locale di automobili. Da bambino frequentava una scuola evangelica: ne fu cacciato per aver suonato una versione boogie-woogie di My God is Real, considerata irriverente. Erano i primi segnali di quello che sarebbe in seguito diventato.

Memorabili le sue performance live: Lewis saliva sul palco "come fosse posseduto dalla musica del demonio", come la definiva lui stesso. Nel 1958, mentre il terzo successo Breathless arrivava al secondo posto delle classifiche, Jerry partì per un tour in Gran Bretagna e i giornalisti al seguito scoprirono che la ragazzina che viaggiava con lui, Myra Gale Brown, era in realtà sua moglie di 13 anni... e per di più sua cugina! Senza contare che Lewis era ancora sposato con una seconda moglie quando aveva pronunciato i suoi terzi voti nuziali!

L'alcol e l'abuso di droga negli anni '70 e '80 passarono dalla cassa a chiedergli il conto: la quarta moglie annegata in piscina, la quinta morta per overdose di metadone e varie cause con il fisco. Nel 1976, mentre guardava la tv a casa della moglie, Lewis ferì al petto il suo chitarrista, Norman Owens. Due mesi dopo si introdusse furtivamente a Graceland, la villa di Presley a Memphis, poche ore dopo esser stato fermato per guida in stato di ebbrezza. 

Una vita da vero rocker, senza regole. Chissà cosa direbbe oggi se conoscesse gli estremi del decreto anti-rave del governo Meloni...





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