martedì 6 dicembre 2022

Per Sanremo 2023 più che "orecchio"... ci vuole "fegato"


"Tutta la merd@ che ci danno". Guardano l'annuncio del tg1 mi è tornato in mente un titolo su una vecchia fanzine punk (giace in qualche scatolone nella cameretta a casa dei miei genitori), in testa ad un articolo che descriveva il triste panorama musicale di quel tempo. Era il 1979. Cosa dovremmo scrivere ora, dopo aver letto il cast del prossimo Sanremo?!?

Fegato fegato spappolato

Cadaveri riesumati per l'occasione, giovani implumi, qualche nome assolutamente sconosciuto ai più e due figli d'arte (non c'entra nulla... ma il nuovo film del padre di Leo in streaming su Netflix, Il mio nome è vendetta, riesce nell'ardua impresa di eguagliare la pellicola trash per eccellenza del cinema italiano, Alex l'ariete, con Alberto Tomba).

Vedi Alex l'ariete qui

Un premio per la migliore dichiarazione

Questo è quello che ci riserva l'Ariston per il prossimo anno. La straordinarietà del festival è che ogni anno appare il peggiore di sempre: almeno in questo la kermesse rivierasca riesce a non deludere mai. Abbiamo già un premio da attribuire per la migliore dichiarazione pre-gara. E' quella di Giorgia Todrani: "Mio padre credeva fossi ospite e mio figlio non tiferà per me". Incassa e porta a casa!

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