venerdì 7 febbraio 2020

Un muro davanti a Waters


 

Roger Waters di muri se ne intende, ci ha fatto un album (con l'aiuto dei fluidi compagni rosa) che rimane di diritto nella storia del rock. Stavolta il muro l'hanno alzato davanti a lui, l'altra sera a Sanremo. Mostro sacro della musica pop, leggendaria voce dei Pink Floyd, prima annunciato con un videomessaggio al festival, poi improvvisamente cancellato dalla prima serata. Il video che Waters aveva registrato per introdurre l’intervento contro la violenza sulle donne della sua amica Rula Jebreal è stato praticamente messo in freezer. 

Questa esclusione è una posizione talmente insostenibile che la versione ufficiale Rai (“la decisione è stata presa per motivi di scaletta”) appare fragile e palesemente imbarazzata. Il nodo reale è invece rappresentato dalle posizioni apertamente critiche che l’autore di un album-simbolo del no a qualsiasi steccato ha espresso su Israele (e in questo Waters è unito agli altri Pink Floyd, a partire da David Gilmour). In sintesi, quello che Waters sostiene è che Israele con la politica degli ultimi anni sia arrivato fino a negare la stessa possibilità di esistenza dello Stato palestinese. 

Vedremo mai questo video su Rai?!? Io credo di no.

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