Meno male che c'era Chiambretti... altrimenti mi sarei addormentato dopo 10 minuti netti!
Una prima serata degna di Caporetto quella che si è aperta con una sigla-medley e un tributo di Gianni Morandi a "Nel Blu Dipinto Di Blu". Morandi non dimostra la sua età ma è di un tedioso senza pari... fortuna che arrivano i Pippi clonati in versione Matrix (o "invasione degli ultracorpi"... fate vobis!) a strapparmi un sorriso, forse la cosa più bella vista finora.
La musica (chiedendo perdono agli Zep... the song remains the same!) inizia con un Paolo Meneguzzi in versione "coatta": pantalone bianco, giacca nera e cravatta bianca! Pietistico velo sul brano scritto da Gatto Panceri. L'Aura, moderato clone di Elisa, smentendo le mie previsioni dell'altroieri, delude le aspettative perchè, banalità del brano a parte... è peggio di Anna Oxa: non si capiscono le parole che canta!!! Poi ecco comparire i Milagro, abbigliamento casual ed echi di Kings Of Convenience nella loro musica. Toto Cotugno, il "man in black" della serata, presenta un pezzo vergognosamente brutto. Altra delusione per Frankie Hi NRG che stavolta non riesce a graffiare, nonostante il testo del suo pezzo contenga alcune trovate testuali come al solito geniali. Che dire di Fabrizio Moro? Scazzato peggio dell'anno scorso, stessa finta non cura nel look stropicciato (in realtà studiatissimo...) e canzone inutile. I foggiani Frank Head portano finalmente una ventata di freschezza: capelloni, con colli di pelliccia assolutamente improponibili, ma senza ombra di dubbio con una carica pazzesca! La tanto attesa Anna Tatangelo in longette e scarpe nere, sfoggia una generosa scollatura e reggiseno in bella vista, mettendo in piazza - nella canzone in gara - la gayezza del suo parrucchiere in maniera assai banale: voto al décolleté 8, al brano esattamente la metà.
Siamo praticamente all'inizio ma, inesorabile, la parpebra cala e Morfeo mi stringe a se: sonno profondo... sia per me che per il Festival.
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