TOM WAITS (Pomona, 1949), un cantautore, polistrumentista e attore, in grado esercitare una notevole influenza su molti cantautori delle generazioni successive alla sua, uno dei massimi del Novecento. Il critico musicale Daniel Durchholz ha così descritto la voce di Waits: come se fosse stata immersa in un tino di whisky, poi appesa in un affumicatoio per qualche mese e infine portata fuori e investita con una macchina.
Oggi voglio anche ricordare la nascita di STEFANO ROSSO (Roma, 1948), cantautore e chitarrista - troppo spesso dimenticato, ci ha lasciati nel 2008 - con testi ironici e dissacranti e musiche che sposano la canzone popolare romanesca con il country e il folk americano, spesso con arpeggi in finger picking molto elaborati e mai banali. Con quella inconfondibile erre moscia e il tono lieve e sereno, come dimenticare "Letto 26" o "Una storia disonesta"...
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