giovedì 29 luglio 2010

Sticazzi...


Plastic Bertrand, star della pop music anni '70-'80 con oltre 20 milioni di dischi venduti nel mondo, ha recentemente confessato che la voce nel suo primo hit "«Ça plane pour moi»... NON ERA LA SUA!
«È vero, quella non era la mia voce. Questa cosa mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni, ma allora dobbiamo anche dire che è stata tutta una montatura di Lou Deprijck», ha ammesso Bertrand, vero nome Roger Jouret, al quotidiano belga Le Soir tirando in ballo il produttore che lo scoprì. «Mi aveva chiesto di non cantare in cambio dello 0,5% dei diritti. Mi aveva promesso che poi sarebbe stata pubblicata anche la mia versione, ma questo non è mai accaduto», ha aggiunto il 56enne che annuncia una causa contro l'ex amico per diffamazione.

Per anni Bertrand è stato un mito. Persino Joe Strummer ne riconobbe il valore: «Plastic Bertrand, chiunque fosse, aveva messo in tre minuti qualcosa che faceva ballare anche uno in coma. Non si poteva nemmeno nominare Plastic Bertrand ai puristi del punk, ma questo disco è stato molto meglio di tanti album cosiddetti punk», disse il cantante e leader dei Clash.

Tra il 1982 e il 1985 Bertrand ha vissuto a Milano. In quegli anni divenne protagonista di un fotoromanzo, piazzò in classifica due tormentoni come «Hula hoop» e «Ping Pong» e andò come ospite al Festival di Sanremo nell'edizione del 1982.

Non è il primo caso del genere nella storia della musica. Ai Milli Vanilli, una volta scoperta la frode, venne addirittura revocato il Grammy vinto da Fab Morvan e Rob Pilatus.

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