Rock... parola sempre di più svuotata del suo significato profondo, svilita ad ispirazione per capi teens molto casual, che poco o nulla sanno di Chuck, di Elvis, di Jimi, di bootleg, di cassa e rullante, di Hammond pugnalati, di Fender bruciate, di british invasion, di garage, di west coast, di glam e altre cosette del genere. Basta fare un giretto nei negozi del centro e, stordendosi al ritmo di pessima techno, dare un'occhiata agli scaffali. Io sabato scorso l'ho fatto ed ho pure scattato le foto che vedete. Oltretutto, negli ambienti di lavoro ci sarebbero pure delle regole ben precise per quanto riguarda il rumore. Sembra però che queste non valgano per certi negozi, soprattutto d'abbigliamento, dove la musica (musica?!?) è spesso tenuta a livelli da non poter neanche capire quello che dicono i commessi! Ma tutto questo cosa c'entra?!?
Rock... roba per manichini del XXI secolo, d'altronde - come sostiene qualcuno - il rock è morto da tempo ed io non mi sento per niente bene!
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