È un pianista di piano bar,
vende a tutti quel che fa
non sperare di farlo piangere,
perché piangere non sa.
Nella punta delle dita poco jazz,
poche ombre nella vita...
non sperare di farlo piangere,
perché piangere non sa.
Nella punta delle dita poco jazz,
poche ombre nella vita...
Così cantava Francesco De Gregori nel 1975, concludendo il suo celebre album "Rimmel" proprio con questa canzone, "Piano bar". L'album rimase in classifica per 60 settimane, arrivando fino al primo posto, vendendo più di 500.000 copie, l'album più venduto dell'anno.
Anche i pianisti di piano bar però si evolvono, aggiornando il loro repertorio. Provate a sentire questo, in arte "Steakmike" che - in totale solitudine - rifà un classicone dei Van Halen.
Non aspettatevi niente di eccezionale (scommetto che lo aspettate al varco nell'assolo, eh?) ma, a parte qualche sbavatura e qualche momento di "calo", il ragazzo si difende... considerando che anche gli originali sbagliano!
Sempre meglio una "Jump" dei Van Halen così... che l'ennesima versione de "L'italiano" di Toto Cutugno, no?!?
Sempre meglio una "Jump" dei Van Halen così... che l'ennesima versione de "L'italiano" di Toto Cutugno, no?!?
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