Un progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri, che cura anche la direzione artistica, che vanta una formazione di grande spessore:
Peppe Servillo, voce
Javier Girotto, sax
Furio Di Castri, contrabbasso
Rita Marcotulli, pianoforte
Mattia Barbieri, batteria
Cosa si può chiedere ad un classico? Che continui a parlarci, diceva Italo Calvino, anche quando il suo tempo è irrimediabilmente finito. Ma come conciliare allora classicità e jazz, ossia forma perfetta e improvvisazione? Qualche anno fa Furio Di Castri ha invitato alcuni grandi del jazz a confrontarsi con i classici di Frank Zappa. Ora vuole osare di più con un monumento della canzone italiana come Domenico Modugno. L’urlo a braccia aperte di "Volare" aveva proiettato l’Italia del boom dentro la modernità e cambiato per sempre il nostro modo di cantare. Modugno è a tutti gli effetti un nostro classico che continua a parlarci grazie al jazz e agli Uomini In Frac.
Adoro Servillo fin dai primi suoi vagiti con gli Avion Travel... ed anche nelle vesti di attore (ha all'attivo una dozzina di partecipazioni a pellicole varie (addirittura nel ruolo di serial killer in "Paura 3D" dei Manetti Bros. nel 2012). Questo ennesimo progetto mi vede, naturalmente, entusiasta sostenitore!
A Milano il prossimo 2 novembre in Triennale, nell'ambito di JazzMI. Biglietti da 30 a 35 euro + diritti di prevendita
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