mercoledì 23 luglio 2025

Il Principe delle Tenebre è tornato a casa




Icona dei Black Sabbath e pioniere del metal, Ozzy Osbourne consegna al suo pubblico un’eredità musicale eterna. In una toccante intervista datata 2023, l'artista aveva previsto la propria morte, chiedendo solo un ultimo concerto prima di andarsene. La sua influenza ha modellato il volto dell’heavy metal, rendendolo una figura indelebile nella storia della musica.

L’eredità eterna 

Ozzy Osbourne non è stato solo il cantante dei Black Sabbath, ma il volto stesso dell’heavy metal. Con la sua voce cupa e le atmosfere oscure create dalla band, ha dato vita a un genere destinato a segnare intere generazioni. Dopo il debutto dei Sabbath nel 1970, il metal non è più stato lo stesso. La sua immagine trasgressiva e la sua capacità di canalizzare rabbia, dolore e ribellione in musica hanno ispirato band come Metallica, Slipknot, Iron Maiden e molte altre.

L’ultimo desiderio: “Un solo concerto, poi posso morire felice”

Nel 2023, in un’intervista alla testata Rolling Stone, Ozzy dichiarava con lucidità disarmante: «Mi restano al massimo 10 anni. Voglio solo salire su un palco e ringraziare il mio pubblico». Parole che oggi suonano come una profezia. Solo venti giorni prima della sua scomparsa, avvenuta il 22 luglio 2025, Osbourne si era recentemente esibito per l’ultima volta nel leggendario Back to the Beginning, lo show celebrativo a Birmingham. Era il suo ritorno alle origini, il suo vero addio.

Il coraggio della malattia

Dal 2020 Ozzy conviveva con il morbo di Parkinson. Le sue condizioni si erano aggravate nel tempo, soprattutto dopo delicati interventi chirurgici alla colonna vertebrale, che lo avevano reso invalido. Nonostante la sofferenza, il “Principe delle Tenebre” non ha mai perso la voglia di esibirsi. «Non temo la morte», diceva, «ma non voglio vivere una lunga agonia». Il suo riferimento a centri svizzeri per l’eutanasia apriva riflessioni profonde sul fine vita e sulla dignità nella malattia.

Vita al limite, sempre

Ozzy non ha mai nascosto i suoi eccessi: droga, alcol, sregolatezze. Lui stesso scherzava: «Avrei dovuto morire decenni fa». Eppure, è sopravvissuto a tutto, trasformandosi in un’icona culturale anche grazie al reality The Osbournes, che lo ha reso noto anche fuori dai palchi. Dopo aver lasciato i Black Sabbath per problemi di dipendenze, ha lanciato una carriera solista trionfale, salvo poi tornare a esibirsi con la band madre, in una delle reunion più emozionanti della storia del rock.

Sharon, il grande amore

Al centro della sua disordinata vita, una sola costante: Sharon. Moglie, manager e compagna indissolubile. Insieme da oltre 40 anni, Ozzy ha più volte dichiarato: «Senza di lei sarei morto». Una storia d’amore intensa e travagliata, che ha resistito a tutto, persino alla malattia e agli abissi dell’autodistruzione. Ozzy non è solo una leggenda del metal, ma una figura che ha ridefinito i confini tra musica, vita e mito. Il suo ultimo concerto è stato un testamento, un addio consapevole, degno di un artista che ha fatto della sua esistenza un’opera d’arte unica, inconfondibile.

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