Ieri, durante il mio rituale shopping musicale del sabato pomeriggio ho notato, presso La Feltrinelli di Corso Buenos Aires a Milano, un dvd del quale non conoscevo l'esistenza e che ritengo uscito da poco. Si tratta dell'evento, svoltosi allo Stadio Renato Curi di Perugia l'11 Luglio 1987, durante l'Umbria Jazz Festival. Titolo "Strange Fruit" (come l'omonima canzone, cavallo di battaglia di Billie Holiday, peraltro eseguita durante il concerto), etichetta Jazz Door, prezzo € 17.90, copertina praticamente identica al relativo cd audio uscito già da qualche anno. Manco a dirlo l'ho acquistato al volo perchè, oltre ad essere un collezionista "completista" dell'ex bassista dei Police... sono sentimentalmente legato a questo show che la Rai trasmise in diretta tv. Quell'estate, infatti, ero in giro per l'Europa al seguito del Clutching At Straws Summer Tour dei Marillion, insieme agli amici del fans club italiano Real to Read. Ricordo che fra una data e l'altra mi concessi un paio di day-off al lago e seguii in televisione il magico incontro live fra Sting e la strepitosa orchestra di Gil Evans che, in quell'occasione schierava assi del calibro di Delmar Brown alle tastiere, John Surman al sax baritono e tastiere (procuratevi assolutamente il suo "Road To Saint Ives", album strepitoso su etichetta ECM!), Brandford Marsalis al sax tenore, Mark Egan al basso, Danny Gottlieb alla batteria e tantissimi altri! Durante il video si nota chiaramente che Sting ha totale coscienza dell’immenso potenziale musicale alle sue spalle ed è quindi col morale alle stelle!
L'origine dell'incontro fra Sting e il grande Gil Evans risale a quando, negli anni ’80, Evans si esibiva regolarmente allo Sweet Basil di New York con la sua Monday Night Orchestra. Una sera Sting, fervente appassionato di jazz, che in quegli anni aveva già allargato la sua rock-band con giovani jazzisti come Branford Marsalis e Kenny Kirkland, entrò in quel locale e si sedette accanto alla band, improvvisando una jam session. Il loro comune denominatore fu la musica di Jimi Hendrix, che Evans aveva già arrangiato per la sua orchestra alla metà degli anni ’70 in "The Gil Evans Orchestra Plays The Music Of Jimi Hendrix". Da quel disco in poi, stimando le qualità compositivi di Hendrix, egli mise sempre in scaletta, durante i suoi concerti, qualche suo brano. "Little Wing" per esempio, la famosa ballad di Hendrix che Evans già per sé registrò diverse volte in svariate versioni, fu anche il primo frutto della cooperazione discografica fra Evans e Sting, come testimonia l’album "Nothing Like the Sun" del 1987. In quella occasione però il brano venne talmente levigato in versione pop fino al punto che l’orchestra evansiana risultò difficilmente riconoscibile...
L'origine dell'incontro fra Sting e il grande Gil Evans risale a quando, negli anni ’80, Evans si esibiva regolarmente allo Sweet Basil di New York con la sua Monday Night Orchestra. Una sera Sting, fervente appassionato di jazz, che in quegli anni aveva già allargato la sua rock-band con giovani jazzisti come Branford Marsalis e Kenny Kirkland, entrò in quel locale e si sedette accanto alla band, improvvisando una jam session. Il loro comune denominatore fu la musica di Jimi Hendrix, che Evans aveva già arrangiato per la sua orchestra alla metà degli anni ’70 in "The Gil Evans Orchestra Plays The Music Of Jimi Hendrix". Da quel disco in poi, stimando le qualità compositivi di Hendrix, egli mise sempre in scaletta, durante i suoi concerti, qualche suo brano. "Little Wing" per esempio, la famosa ballad di Hendrix che Evans già per sé registrò diverse volte in svariate versioni, fu anche il primo frutto della cooperazione discografica fra Evans e Sting, come testimonia l’album "Nothing Like the Sun" del 1987. In quella occasione però il brano venne talmente levigato in versione pop fino al punto che l’orchestra evansiana risultò difficilmente riconoscibile...
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