Finalmente ricevo per posta il nuovo cd dei Marillion "Somewhere Else" con bonus DVD registrato durante il Marillion Weekend 2007! Il postino si è allontanato da poco, pedalando stancamente sulla sua bici. Ho appena aperto il pacchetto e, prima cosa, noto che il bonus DVD è una cosa assolutamente separata dal packaging del cd, in realtà pensavo ad una confezione più originale. Poco male... lo metto in un angolo e mi riprometto di gustarmelo con calma. Infilo il cd nel lettore e, prima di pigiare il bottone di start controllo, come sono solito fare, la durata complessiva dell'album: 52:09.
Venerdì 27 i Marillion suoneranno vicino a casa mia all'Alcatraz ma, onestamente, non sono ancora sicuro di andarci, dipenderà molto dalla qualità del disco, presumendo che la scaletta vivrà in gran parte di esso.
Rabbrividendo un poco schiaccio il pulsante di "start":
1. The Other Half - Base ritmica in sospensione, violini che ogni tanto fanno capolino; bello l'intreccio pianoforte-chitarra che introduce la seconda parte, dove il pezzo si "apre".
2. See It Like A Baby - Scelto come singolo promozionale per le emittenti radio, per la verità non mi fa impazzire... sicuramente preferisco la strofa, più fascinosa ed elegante dello scontato ritornello.
3. Thank You Whoever You Are - Non mi dispiace affatto il suo incedere in 3/4 e il suo ritornello romantico, graziosissimo!
4. Most Toys - Pezzo quadrato... finalmente un po' di sana energia! Suona piuttosto atipica la parte di chitarra di Rothery... ma prendo la cosa come un segno positivo. Guarda qui il video promozionale.
5. Somewhere Else - La title track è per me la punta creativa del disco, non c'è dubbio! Già dalle prime note ho la netta sensazione che il brano mi regalerà sicuramente qualcosa di emozionante. Lentamente, in modo sinuoso il brano prende il volo, caratterizzato dal tipico sound dei Marillion della 2^Repubblica... e finalmente arriva il solo di Steve! La seconda parte, più "orchestrale", rieccheggia i Beatles del Sergente Pepper, a riprova che in ogni band inglese che si rispetti puoi scovare qualche nota ispirata ai mitici 4! Il finale è epico e ricorda un po' la drammaticità di qualche passaggio di "Brave".
6. A Voice From The Past - Protagonisti il pianoforte, il mestiere di Hogarth e la sicurezza della chitarra di Rothery... tutto come previsto.
7. No Such Thing - Atmosfera inquieta e malinconica, l'atmosfera galleggia a mezz'aria, la voce di Hogarth filtrata contribuisce ad alimentare una sensazione di straniamento. Non mi piace assolutamente il finale... troppo affrettato. Un vero peccato perchè il resto è di grande effetto!
8. The Wound - La batteria dell'intro sembra quella di "Assassing" (nostalgia canaglia!) e l'andamento armonico quello di "Accidental Man" (da "This Strange Engine")... ma nel complesso il brano funziona. Dopo uno sviluppo piuttosto robusto tutto si stempera nel finale elegante e morbido.
9. The Last Century For Man - Avvio sussurrato in sordina, quasi da ballare check to check... ma con un finale orchestrale di grande effetto nel quale ritrovo ancora i Beatles di "Being For The Benefit Of Mr. Kite!"... che ci posso fare?!?
2. See It Like A Baby - Scelto come singolo promozionale per le emittenti radio, per la verità non mi fa impazzire... sicuramente preferisco la strofa, più fascinosa ed elegante dello scontato ritornello.
3. Thank You Whoever You Are - Non mi dispiace affatto il suo incedere in 3/4 e il suo ritornello romantico, graziosissimo!
4. Most Toys - Pezzo quadrato... finalmente un po' di sana energia! Suona piuttosto atipica la parte di chitarra di Rothery... ma prendo la cosa come un segno positivo. Guarda qui il video promozionale.
5. Somewhere Else - La title track è per me la punta creativa del disco, non c'è dubbio! Già dalle prime note ho la netta sensazione che il brano mi regalerà sicuramente qualcosa di emozionante. Lentamente, in modo sinuoso il brano prende il volo, caratterizzato dal tipico sound dei Marillion della 2^Repubblica... e finalmente arriva il solo di Steve! La seconda parte, più "orchestrale", rieccheggia i Beatles del Sergente Pepper, a riprova che in ogni band inglese che si rispetti puoi scovare qualche nota ispirata ai mitici 4! Il finale è epico e ricorda un po' la drammaticità di qualche passaggio di "Brave".
6. A Voice From The Past - Protagonisti il pianoforte, il mestiere di Hogarth e la sicurezza della chitarra di Rothery... tutto come previsto.
7. No Such Thing - Atmosfera inquieta e malinconica, l'atmosfera galleggia a mezz'aria, la voce di Hogarth filtrata contribuisce ad alimentare una sensazione di straniamento. Non mi piace assolutamente il finale... troppo affrettato. Un vero peccato perchè il resto è di grande effetto!
8. The Wound - La batteria dell'intro sembra quella di "Assassing" (nostalgia canaglia!) e l'andamento armonico quello di "Accidental Man" (da "This Strange Engine")... ma nel complesso il brano funziona. Dopo uno sviluppo piuttosto robusto tutto si stempera nel finale elegante e morbido.
9. The Last Century For Man - Avvio sussurrato in sordina, quasi da ballare check to check... ma con un finale orchestrale di grande effetto nel quale ritrovo ancora i Beatles di "Being For The Benefit Of Mr. Kite!"... che ci posso fare?!?
10. Faith - Una conclusione dolce voce-chitarra acustica come "Made Again" in Brave, un porto sicuro al quale approdare e riposarsi... "it's why I am here".
Una serie di classiche canzoni d’atmosfera, intervallate da squarci drammatici sottolineati dalla grande chitarra con la quale Rothery ci ha viziato per anni sono il brand Marillion che garantisce qualità... come la stella di Negroni! Dopo questo primissimo ascolto (a parte i frammenti delle scorse settimane orecchiati in rete) mi sembra un lavoro onestissimo anche se desidero ritornarci a mente fredda. Rimane una sottile sensazione di qualcosa già ascoltato in passato. Per il momento le mie preferite sono certamente "Somewhere Else" ma anche "Thank You Whoever You Are" e "No Such Thing", finale a parte...
E adesso mi guardo il DVD che contiene versioni live di "The Last Century For Man", "The Wound" e "Thank You Whoever You Are".
A questo punto... ci si vede Venerdì sera all'Alcatraz (qui si possono visionare le scalette delle prime date del tour, compresa quella di Firenze di due sere fa).
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