Non ho mai amato Whitney Houston, anzi... pur riconoscendone il valore vocale detestavo le sue canzoni, in particolare quel tormentone inserito nella colonna sonora del film "The bodyguard".
Ma questo non vuol dire che non debba ricordarla, visto che Sonar tratta di musica a 360°- La popstar è morta all'età di 48 anni, la comunicazione è arrivata attraverso il suo agente. Whitney si trovava, insieme a parenti e amici, nell'albergo di Beverly Hills per prendere parte - ieri sera - ad una serata organizzata a margine dei Grammy Awards, che si terranno tra poche ore a Los Angeles. Attualmente Ancora le cause del decesso rimangono ignote, gli investigatori continuano a lavorare nella sua stanza al quarto piano del Beverly Hilton per precisarne le circostanze. Una persona del suo entourage ha chiamato i soccorsi alle 15:43 e il personale di sicurezza ha subito tentato di rianimarla ma inutilmente. Secondo la Cnn sarebbe stato il suo compagno, il cantante Ray-J, a dare per primo l'allarme. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi subito sui vari social. "Ho il cuore spezzato e sono in lacrime per la morte scioccante del mio amica, l'incomparabile Whitney Houston ", ha twittato la cantante Mariah Carey.
La sua storia è il dramma di una grandissima artista per anni ai vertici delle classifiche, amata e venerata da milioni di fan, passata in pochi anni dal paradiso del successo all'inferno della droga e della depressione. Oltre ai noti abusi di cocaina, marijuana e psicofarmaci, Whitney ha sofferto drammaticamente il fallimento del suo matrimonio con il cantante Bobby Brown, durato dal 1992 al 2006.
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