Segnatevi sull'agenda la data di martedì 23 luglio, piazza della Santissima Annunziata a
Firenze, ore 21:15... e non prendete altri impegni! Quella sera il Perigeo – gruppo di diamante delle
sperimentazioni rock-jazz italiane degli anni '70 – si esibirà live in data unica e in esclusiva per l’edizione 2019 di
Musart Festival. I biglietti - posti
numerati da 25,30 a 57,50 euro - sono già in vendita nei circuiti di Box OfficeToscana (tel. 055.210804) e online su Ticketone (tel. 892.101). Disponibile anche un numero limitato di Gold Package (a 118 euro)
che al biglietto di primo settore abbinano ingresso dedicato, visita guidata ai
luoghi d’arte della piazza, area hospitality, servizio catering, riduzioni per mostre
e attività culturali.
Nel quinquennio 1972-1977 il Perigeo ha scritto un’originale pagina della musica italiana
riuscendo a spaziare tra generi musicali che solo apparentemente sembravano
agli antipodi; cinque album di inediti, cui si aggiunsero due live
e una raccolta. Poi dal 1977 più niente (o quasi), un silenzio di 42 anni rotto
solo da sporadiche partecipazioni a compilation, collaborazioni varie e due
occasioni in cui il gruppo si riformò per una sola sera, a Umbria Jazz nel 1993 (guarda qui il video di Rai2 dell'esibizione) e al “Festival della creatività” undici anni fa.
Ma sembra che qualcosa stia cambiando: da tempo i componenti della band condividono la voglia di tornare a suonare insieme. Occorreva solo trovare
l’occasione giusta. Per cui la prossima estate Giovanni Tommaso al basso, Bruno
Biriaco alla batteria, Claudio Fasoli al sax, Tony Sidney alla chitarra e
Claudio Filippini alla testiere (che sostituisce l'indisponibile Franco D’Andrea) torneranno a suonare "Abbiamo tutti un blues da piangere" e
altri successi!
“A dire il vero negli
ultimi 20 anni – afferma Giovanni Tommaso, storico leader del gruppo – qualcuno
si era fatto avanti e ci aveva proposto di tornare a suonare insieme. Noi
avevamo pazientemente ascoltato i progetti, ma poi non se ne era fatto di
nulla. Negli ultimi tempi però l’idea di un live tutti insieme si è fatta più
prepotente per almeno due ragioni. Primo di tutto l’età: cioè…ora o mai più… se
non ora quando... E poi per una motivazione di carattere semplicemente
artistico: in pratica vogliamo capire che cosa è cambiato tra noi durante
questi 42 anni di separazione, durante i quali ognuno ha fatto cose diverse”.
La scaletta del concerto
– che sarà registrato “un po’ per
ricordo e un po’ perché non si sa mai…”, aggiunge Tommaso – è già definita e
comprenderà almeno un brano (talvolta anche due) tratto da ogni album
registrato tra il 1971 e il 1977, per un totale di 11 pezzi.
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