martedì 4 giugno 2019

La tipa sulla cover dei Knack


Quando uscì la canzone "My Sharona" dei The Knack, in circolazione c'erano i mini assegni, ve li ricordate? Ora siamo qui a discutere sui mini bot... ma non voglio parlarvi di economia, non ci penso minimamente. Voglio invece festeggiare un anniversario. Ci sono band che dispongono di una storia lunga ed articolata, artisti che scrivono montagne di canzoni che rimangono nelle enciclopedie di genere e chi, con una singola fiammata, firma un solo, leggendari motivetto. Questo è il caso dei Knack, che firmarono ed incisero "My Sharona", giusto quarant'anni fa. Un pezzo che non è mai andato fuori moda, un "singolo perfetto", basato su un riff molto efficace e un ritmo che ti spinge a battere il piedino senza sosta. La canzone ha rappresentato croce e delizia per la band, ha reso i Knack sostanzialmente immortali ma ha cancellato allo stesso tempo tutto il resto che la band ha fatto in carriera, trasformandoli in una formazione ampiamente sottovalutata. Il fondatore e leader Doug Fieger era un autore dotato di un ottimo talento... e anche il resto della band era composto da musicisti di tutto rispetto: Berton Averre, Prescott Niles e Bruce Gary. Si erano messi insieme nel 1977 a Los Angeles, dopo che Fieger, nato a Detroit, aveva chiuso con la sua band precedente -The Sky - decidendo di restare nella Città degli Angeli assieme alla fidanzata Judy Halpert. Fu proprio tramite Judy che Fieger, venticinquenne, conobbe Sharona Alperin, una ragazzina che lavorava in un negozio di abbigliamento in Beverly Grove. Sharona diventò una fan della band, iniziò a seguire tutti i live e Fieger - guarda un po' - si innamorò di lei, otto anni più giovane. Amore inizialmente non corrisposto... e proprio di questo parla la canzone, nata da un riff scritto qualche tempo prima da Berton Averre. Il brano arrivò al numero uno delle classifiche di mezzo mondo, negli Stati Uniti rimase al primo posto per ben sei settimane e, da quel momento, non è più uscita dalla playlist collettiva degli appassionati di rock. Un brano elettrico e divertente, una canzone con un riff imbattibile, un pezzo allegramente rabbioso che è rimasto in testa a tutti: non c’è festa rock che si rispetti dove non venga suonata almeno una volta! L’album vendette cinquecentomila copie negli Usa in due settimane, sei milioni e mezzo di copie nel mondo, il singolo arrivò in vetta alla classifica nell’agosto nel 1979. E alla fine dell’anno la bella Sharona cedette alle lusinghe di Doug e diventò la sua fidanzata. La loro relazione durò circa quattro anni, Sharona Alperin apparve anche sulla copertina del secondo album della band, ancora un successo, con due milioni e mezzo di copie vendute, ma privo di un singolo altrettanto potente.


Sharona oggi è un’apprezzata agente immobiliare a Los Angeles e si considera fortunata: “I nomi di donna hanno fatto la storia del rock, la Gloria di Van Morrison, la Sheena dei Ramones, la Michelle dei Beatles, la Jane dei Rolling Stones, tanto per citarne alcune a caso, ma di Sharona ce n'è una sola”. Quelle tettine, quello sguardo tra il malinconico e l'imbronciato, quel brano che, appena partiva, ci faceva sentire tutti dei rocker grintosi in quella indimenticabile estate...

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