Dopo il grande successo in tutta Italia, il 18 dicembre - per la prima volta a Milano e ultima data del 2019 - arriva agli Arcimboldi il tour di Cristiano De Andrè “Storia di un impiegato”.
Cristiano De André prosegue nel recupero del repertorio musicale di suo padre, rileggendo il disco del 1973 sempre più attuale, un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore, che prosegue in questo modo a smuovere le coscienze. “Storia di un impiegato” racconta il gesto di un impiegato degli anni ’70, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968.
Il tour di Cristiano. partito a novembre 2018, sta ricevendo ottimo riscontro da parte di pubblico e critica, registrando sold out nei teatri d’Italia, a marzo 2019 è arrivato anche all’Alcatraz di Milano e a luglio 2019 all’Arena di Verona.
Il tour è prodotto e organizzato da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit.
Le prevendite sono disponibili su Ticketone e sui circuiti abituali.
“Cristiano De André - Storia di un Impiegato” è diviso in due parti: nella prima affronta lo storico disco, arrangiato come una vera e propria opera rock, nella seconda comprende altri celebri brani di repertorio come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, e alcune perle, come “Il pescatore”, contenute nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017).
Cristiano e Stefano Melone (il produttore artistico) hanno dato una nuova vita musicale alle canzoni del disco, un suono rock-elettronico, calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia, dall’iniziale clima di sfida dettato dall’introduzione sui giorni del Maggio francese sino al fallito attentato e al carcere. La regia dello spettacolo, curata da Roberta Lena, è piena di soprese, dai visual, alle luci.
La band che lo accompagna è formata da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola.
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