venerdì 24 gennaio 2020

Londra chiama... e il Varano risponde!


La mostra nel quarantennale della pubblicazione del famoso album dei Clash "London Calling", allestita presso il London Museum, rimane apertà fino al 19 aprile. Io sarò a vederla a marzo, giusto in tempo per tributare il mio personale omaggio ad un album che mi ha davvero segnato l'esistenza. Una vera e propria glorificazione della band rivoluzionaria e di un album importante che ha scosso la scena musicale internazionale, fungendo da inno per Londra, per i londinesi e per tutti gli amanti della musica in tutto il mondo, me compreso. Un disco epocale, di notevole complessità compositiva ed abbondanza di generi: certamente il punk ma anche ska, pop, reggae, rockabilly, r'n'b e pure il jazz! 

In mostra ci sono oltre 200 oggetti (alcuni mai esibiti inprecedenza) fra cui testi manoscritti inediti, oggetti personali dei cantanti, strumenti musicali, lettere, disegni originali, parti di scenografia e tanto altro materiale relativo a ogni aspetto della vita del gruppo. C'è naturalmente anche il Fender Precision Bass di Paul Simonon, distrutta sul palco del Palladium di New York City il 21 settembre 1979, gesto immortalato nella copertina del disco.

Tutti devono ringraziare i Clash, pure i RHCP che così li omaggiano, in questa personale Porno, pardon... London Calling!

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