martedì 7 luglio 2020

80 voglia di Ringo


Ringo Starr, il "Signore degli Anelli", festeggia 8 decadi, wow! L'ultima volta che l'ho visto dal vivo all'Arena di Milano era il 2011 ma diversi video più recenti su YouTube testimoniano la sua ottima forma fisica attuale.


Aspetto che verrà certamente confermata anche oggi nello show a lui dedicato in onda sul web), per noi italiani alle 02:00 di domani). Nel frattempo Ringo ha già ripianificato le date live del suo nuovo tour con la All Starr Band per il 2021, inizialmente previste per questo disgraziatissimo 2020...


Certamente Ringo non è stato un virtuoso dello strumento... ma ha rappresentato molte innovazioni per il mondo del drumming Ai suoi tempi le batterie venivano registrate con due microfoni ambientali ma Ringo e i tecnici degli Abbey Road Studios ebbero l’intuizione di cominciare a registrare la batteria con il microfono vicino ai tamburi e dentro alla cassa. Ringo inventò anche le cosiddette "sordine": fu infatti il primo a mettere delle coperte nella grancassa, mentre prima era chiusa dalla pelle risonante. In questo modo il suono risultava più definito, esattamente come quello dei tom, dove spesso usava appoggiare dei fazzoletti da tè. Inoltre, cominciò ad accordare la batteria maniera diversa dagli standard dell’epoca, coi tiranti più lenti e il tono più basso e rotondo. Ringo inoltre fu uno dei primi ad usare l'impugnatura delle bacchette detta “matched”, identica per entrambe le mani. Fino ad allora, l’impugnatura “tradizionale”, con la bacchetta sinistra inclinata rispetto alla destra (come da tradizione bandistica e successivamente dei batteristi jazz), era la più diffusa. Ringo, a differenza di batteristi molto tecnici come Buddy Rich o Gene Krupa, non faceva assoli, suonava i groove sempre in funzione della canzone, sempre in modo preciso sul tempo, creando dei ritmi veramente unici, dei veri e propri marchi di fabbrica del suono beatlesiano. Ringo è mancino ma  da sempre suona da destrorso e molti dei suoi fill partono istintivamente con la mano sinistra. Sembra un dettaglio da poco ma quando provi a studiare i fill, finché non parti con la mano giusta, quel fill non ti riuscirà mai! Infine Ringo creò la moda di tenere lo sgabello molto alto (vedi foto qui sotto), così da poter interagire visivamente con gli altri musicisti. Ai tempi della Beatles-mania, grazie a Ringo nasce anche la Ludwig-mania. Il marchio di batterie di Chicago diventa il più famoso del rock’n’roll. E pensare che Ringo in origine acquistò una Ludwig perché gli piaceva il colore, altrimenti si sarebbe comprato una Trixon: che botta di culo Mister Ludwig!


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