martedì 23 febbraio 2021

BLOW UP, febbraio 2021

Matt and me


Numero come di consueto ricco di contenuti interessanti. In copertina Matt Johnson a.k.a. The The, celebrato con una dettagliata retrospettiva di 12 pagine firmata da Christian Zingales, in contemporanea con la pubblicazione su cd e cassetta di "See Without Being Seen", un demo tape che ai tempi (siamo nel 1978 e Johnson suonava il basso nella punk band degli Anti Establishment) il musicista si era autoprodotto, incisa nel cantina del pub di proprietà dei suoi genitori e mandata a discografici e musicisti nella speranza di essere notato, oltre ad essere venduta ai concerti dei Cabaret Voltaire, Throbbing Gristle, Wire e This Heat.

 

 La consueta rubrica dei 10 dischi da portare sull'isola deserta (chi non ha mai fatto questo gioco...) ospita questo mesi i fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo. registi del convincente La terra dell'innocenza nel 2018 e del successivo "Favolacce". Vittore Baroni ci racconta uno dei suoi dischi del cuore: "U" firmato dai The Incredible String band... e poi la consueta montagna di recensioni: focus del mese su "dark Mondo" di Alco Degurutieni, giapponese 100% al dispetto del nome, che potrebbe essere scambiato benissimo per un nuovo, straniante progetto di Tom Waits! E visto che il musicista di Pomona ci trascura da un bel po', la consolazione risulta assolutamente efficace.

 

Cito volentieri i berlinesi Camera, interessante realtà kraut rock giunta al quinto album "Prosthuman",

 

il nuovo album dell'ex Dead Kennedys Jello Biafra con la sua Guantanamo School of Medicine "Tea Party Revenge Porn" (tra l'altro proprio oggi 23 febbraio, mentre scrivo, ricorre l'anniversario dell'affitto "in perpetuo" da parte di Cuba della Baia di Guantanamo agli Stati Uniti),

 

il nuovo album dei Mogwai "As The Love Continues", il nuovo Foo Fighters "Medicine At Midnight", un doppio cd-tributo a Syd Barrett intitolato "Love" (commercializzato lo scorso 6 gennaio, giorno nel quale Syd avrebbe compiuto 75 anni), l'ennesimo claustrofobico disco di John Carpenter, iconico regista horror e credibilissimo musicista, il terzo della serie "Lost Themes" (da avere assolutamente tutti

 

e tre). Concludo le segnalazioni presenti sul magazine con un quadruplo cd-box live di Sun Ra, "Egypt 1971", che documenta la prima volta del geniale musicista e Arkestra al seguito in terra egiziana. Il resto... leggetelo sul magazine, tra cinema, libri e molto, molto altro.

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