lunedì 23 giugno 2008

Verdone rock


Molti sanno della passione di Carlo Verdone per il rock. A parte la sua scarsa tecnica batteristica (che però recentemente gli ha valso una partecipazione nell'ultimo disco del suo amico Antonello Venditti) che gli potrebbe valere il titolo di "Mick Pointer italiano"... in quasi tutti i suoi film sono presenti molto riferimenti al mondo della musica. Nell'esilarante "Sono pazzo di Iris Blond" è l'ex cantante di "Bella Senza Trucco", un film che propone la passione per le 7 note intrecciandola in una storia d'amore tra due musicisti new wave; in "Maledetto il giorno che ti ho incontrato" è un giornalista pittosto male in arnese che promette ai media un libro con strepitose rivelazioni sulla morte di Jimi Hendrix (clamorosa la scena in compagnia di Richard Benson!); in "Al lupo al lupo" è un dj con la passione per gli Who; in "Perdiamoci di vista" con Asia Argento (forse la miglior prova d'attrice in assoluto per la figlia di Dario) fa scoprire ad una handicappata le meraviglie del mondo di David Sylvian; Sylvian che ritorna in "Ma che colpa abbiamo noi" con le musiche del grande artista inglese e con un personaggio che si chiama addirittura Orpheus; in "Borotalco" promette a Eleonora Giorgi di farle conoscere Lucio Dalla, millantando una grande amicizia col cantautore bolognese; in "Gallo cedrone" si presenta addirittura come il figlio illegittimo di Elvis Presley; in "L'amore è eterno finchè dura" si reca insieme ad un'amica a vedere un concerto dell'inossidabile Joe Cocker.
E che dire, infine, di questa citazione da "Un sacco bello"?

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