mercoledì 10 marzo 2010

Vallanzasca le canta all'Expo!


Quando alcuni anni fa Renato Vallanzasca - meglio conosciuto come "Il bel Renè", figura di spicco della mala milanese degli anni '70, venne a sapere dell’esistenza di una band, i Vallanzaska (plauso per uno dei nomi più belli della musica italiana indipendente), che si chiamava quasi come lui, sbottò: «Ma come, non mi hanno mai regalato neanche un disco?!». «Da allora gli mandiamo sempre le nostre magliette e i nostri cd... e Renato, trasformatosi in nostro fan, ci ha dato un soprannome: siamo le sue “costolette”». – racconta Davide Romagnoni, il leader dello storico gruppo ska milanese.
Nel nuovo album dei Vallanzaska, «iPorn», in uscita il 26 marzo, Renato Vallanzasca compare addirittura nelle vesti di ospite. Non si cimenta nel canto... ma nel brano «Expo 2015» dice la sua sull’Esposizione universale in programma tra cinque anni a Milano: «Soldi a palate, affari, business… altro che i miei lavoretti…». «Renato è stato spiritoso, va colta la sua ironia" osserva Romagnoni .

La notizia dell’incursione di Vallanzasca nel mondo musicale arriva in un momento particolare della sua vicenda giudiziaria: da lunedì l’ex capo della Banda della Comasina, condannato a quattro ergastoli e 260 anni di reclusione per una lunga serie di rapine, sequestri e omicidi, usufruisce di un permesso per lavorare in una pelletteria fuori dal carcere di Bollate, dove è detenuto. Permesso accordato in base all’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, che, assieme a quelli concessi di recente per le riprese de «Il fiore del male», il film che Michele Placido sta girando su di lui (con protagonista Kim Rossi Stuart), non ha mancato di suscitare polemiche tra i familiari delle vittime e in una parte dell’opinione pubblica.
«Sappiamo bene che reati ha commesso, non per niente è in galera da 40 anni», ci tengono a precisare i Vallanzaska...

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