mercoledì 16 febbraio 2011

Sanremo è Sanremo... ma anche San Vittore non scherza!



Tutti in galera li dovrebbero mandare... o quasi! A partire da quella balena di Antonella Clerici che, in modalità assolutamente trash inaugura i giochi con la figlioletta di due anni, impietosamente esibita in prima serata. Morandi terrorizzato e ricoperto di glitter suda, si sfrega compulsivamente il sopracciglio destro di continuo, annaspa... mentre Luca & Paolo faticano non poco nel tentativo di salvare la baracca. E le canzoni?!? Nonostante qualche "addetto ai lavori" sottolinei il grande livello generale... la realtà è diametralmente opposta: siamo parecchio sotto la soglia minima di decenza!!! Parte Giusy Ferreri e fin dalle prime note intuisco che sarà una lunga e difficile serata; Barbarossa &  Raquel Del Rosario vanno su e giù che è un piacere, un minimo di fremito lo provo con Professor Vecchioni (anche se il suo pezzo, dal testo fiero e dignitoso, assomiglia melodicamente ad altre sue canzoni meno recenti) per poi ripiombare nel baratro con la Tatangelo che, senza nessun tipo di vergogna, tenta - furbetta - la carta della "giannananninizzazione". Finalmente arriva il capolavoro della serata coi La Crus (che spero vivamente vincano il Premio della Critica e che, in un mondo normale senza televoto... dovrebbero vincere il festival) ma è solo un'illusione... ci pensa Max Pezzali in versione busker a farci tornare nello squallore più buio. Davide Van De Sfroos (col mio amico Bread alla batteria) presenta una onesta ballata folkeggiante dal testo ironico mentre Anna Oxa - che sembra la mamma della Tatangelo - si sgola con un tango sghembo e malato (che melodicamente offre anche qualche spunto interessante), offrendo un look alla The Ring e strillando come una sorta di Diamanda Galas dei poveri.
Tricarico e Fausto Mesolella degli Avion Travel sono avvolti da una bolla favolistica in un pezzo inizialmente pensato per lo Zecchino d'Oro, dove la bella metafora del tricolore attraverso un gioco di soldatini pare un elefante in una cristalleria, tanto è bella e fuori contesto.
I Modà con Emma sono un banale mix tra Le Vibrazioni e i Negramaro, la x-factoriana Nathalie è quasi cantautorale, la coppia Madonia + Battiato sono gradevoli e raffinati anche se non sorprendono, Patty Pravo - attesissima - si rivela la solita mummia egizia e Al Bano si presenta con un brano a suo modo impegnato con venature etniche: assurdo!
In conferenza stampa l'altroieri, il contadino di Cellino San Marco citava dottamente Sant'Agostino: "Chi canta prega due volte". Ma anche noi che ascoltiamo possiamo soffrire il doppio... smettiamo una buona volta di illuderci che la musica italiana possa rinascere sul palco dell'Ariston.

1 commento:

Luca Varani ha detto...

Il mio amico Gianluca Petri ha così commentato questo post da Facebook:
"La Crus, Vecchioni, e il Contrabbandiere di Frodo i migliori. Al Bano istituzionale e inutile. Patty Pravo ha meno voce di Fish nel 99. Oxa molto piu' gnocca di tante altre sue colleghe piu' giovani. RedShave leggero e distratto dalla biga di Alonso. Moda' fuorimoda. Madonia plagio di un pezzo del suo corista (Sentimento Nuevo, dall'album La Voce Del Padrone). LadyTata e' inutile che tenti un pezzo rock, quando a Xfactor a sfrantecato la minchia dicendo che il rock le fa cagare. La signora Fidaty Card avrebbe anche un bel pezzo, ma quel suo modo di cantare mi indispone. Max Pezzali dovrebbe vestirsi meglio e smetterla di spostare gli accenti."