lunedì 17 giugno 2019

Con "Il fiume Mara" la savana è... a Milano!


Dopo un'anteprima in esclusiva per il Corriere.it, è disponibile il video de “Il fiume Mara”, primo singolo estratto dal concept album in 3D audio “Elettro Acqua 3D”, il primo app-album italiano realizzato dal cantautore Marco Di Noia e dal compositore di musica elettronica Stefano Cucchi con la collaborazione del fonico Andrea Messieri e disponibile in download gratuito su App Store (iOS – Apple) e Google Play (Android). 

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Per la regia di Ale Baldi, il video alterna immagini girate a Milano nelle aree verdi dei quartieri di Porta Nuova e Tre Torri City Life a quelle registrate con droni nella savana africana dal videomaker Alessandro Beltrame. L’idea è di evocare un’analogia tra la migrazione e la territorialità del mondo animale e quelle degli uomini. Ospite della canzone è Alfred Karisa Kahindi, keniota di Watamu, che canta in lingua swahili.


"Con Ale Baldi – dichiara Marco Di Noiaabbiamo cercato di ritrovare la savana a Milano, contestualizzando le riprese con immagini più strettamente legate al testo del brano, che parla di migrazione e territorialità nel mondo animale, così come in quello degli uomini. Nel finale del video introduciamo i Kambilolo Ndogo, un gruppo formato da tre giovanissimi ragazzi italiani che portano in scena le loro radici keniane".

In radio e disponibile in digitale, “Il fiume Mara” (Elettroformati/Belive), è una canzone che affronta l’attuale tema delle migrazioni umane attraverso il parallelismo con la Grande Migrazione degli gnu, che per sopravvivere devono ciclicamente spostarsi dal Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania ai pascoli più verdi della Riserva Nazionale Masai Mara in Kenya, attraversando due nazioni in tre mesi. Il fiume Mara è il confine che separa la morte per fame dalla vita offerta dai pascoli erbosi. A far da teatro è la vasta e calda savana, dove vige anche la legge della territorialità tra i branchi di leoni, che si scontrano per il diritto di predare le mandrie.

"Nella savana africana, così come nel regno degli uomini – afferma Marco Di Noia – la migrazione è un viaggio alla ricerca di un benessere maggiore, che talvolta coincide con la sopravvivenza. L’istinto di territorialità è invece volto a difendere il proprio benessere acquisito. Traendo ispirazione dalla Grande Migrazione annuale degli gnu attraverso il fiume Mara e dalle lotte fra i branchi di leoni e gli altri predatori, questo brano tratta di questi due stati, che non sono né giusti né sbagliati, ma semplicemente naturali".


Ufficio Stampa: Parole & Dintorni (Ylenia Micaletto – ylenia@paroleedintorni.it – 02.20404727)
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