lunedì 2 aprile 2007

Le copertine dello Scrondo


Vi ricordate dello scrondo?!? Si trattava della fetida mascotte del programma "Matrioska" su Italia 1, creatura tv inizio anni '80 di Antonio Ricci. Il programma venne quasi subito censurato proprio a causa sua: infatti vomitava su televisori che trasmettevano immagini di Pippo Baudo, Giulio Andreotti e simili. Venne televisivamente riabilitato sempre su Italia 1 nello show "L'araba fenice" che vedeva, oltre alla graditissima partecipazione della buonanima di Moana Pozzi in (s)veste di presentatrice... questo esserino verde e deforme, avvezzo a flautolenze, rutti ed altri atteggiamenti poco garbati. Lo scrondo era in origine un ragazzino trasformatosi in quello stato per colpa di un'ipotetica catastrofe nucleare, una specie di Toxic Avenger "de noantri". Anche questa trasmissione venne quasi subito bloccata perchè considerata troppo spinta ed irriverente per quel tempo. Lo scrondo ebbe anche un'appendice cartacea all'interno del mensile musicale "TuttiFrutti" dove, attraverso l'estro fumettistico del duo Disegni & Caviglia, nell'inserto satirico "TuttiRutti", in ogni puntata se la prendeva con un personaggio diverso: una volta rompeva il culo (si può dire su un blog?!?) all'Uomo Ragno, l'altra volta strangolava il corvo Rockfeller, e in un episodio si "inchiappettava" simpaticamente l'Ape Maia!
Dopo parecchi anni cerco di fare giustizia e riesumo su Sonar la sua ributtante figura, elevandola a perfetta mascotte per questa nuova rubrica che, di volta in volta, presenterà alcune fra le più brutte copertine di dischi della storia della musica. Apriamo questa "galleria degli orrori" con il non meglio identificato Tino, una sorta di ammiccante clone di Luis Miguel, ex membro del gruppo spagnolo dei Parchis, perse un braccio (in questo filmato scovato su YouTube si ironizza senza ritegno sulla tragedia) in un incidente automobilistico.

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