Dopo tanta attesa, finalmente è in tutti i negozi "Baccini canta Tenco" (su etichetta Edel), un cd di cover - realizzate in maniera davvero "sentita" - che segue l'ottimo spettacolo teatrale di Francesco Baccini dedicato al grande cantautore genovese degli anni '60, che ha fatto tappa anche a Milano alcuni mesi fa. Un concerto-omaggio con il grande pregio di riproporre al pubblico non solo i grandi successi ma anche i brani meno noti, come "Hobby", "Giornali femminili" e "Ballata della moda", poco conosciuti ma... straordinariamente attuali! Tenco per i suoi tempi era davvero "avanti", lirico e poetico ma, al contempo, fortemente legato al sociale e ferocemente critico verti certi malcostuni sociali, per certi versi un rocker ante litteram.
Baccini e Tenco, entrambi cantautori, entrambi genovesi, con tanti aspetti in comune a cominciare dalla somiglianza fisica. Francesco propone un Luigi quanto mai moderno e attuale nei suoi provocatori e ironici testi, un artista fuori dagli stereotipi spesso a torto dipinto come malinconico e triste, un raffinato intellettuale che coglieva le contraddizioni degli anni Sessanta trasformandole in splendide canzoni; tutti aspetti che Baccini ha sviluppato aggiungendo qualche arrangiamento acustico (peraltro molto raffinato) per avvicinare maggiormente i pezzi ai gusti e alle melodie attuali.
21 brani in scaletta, da Un giorno dopo l'altro, sigla del popolarissimo sceneggiato dell'Ispettore Maigret, riproposta con un ritmo alla Gilberto Gil, alla Ballata della moda, scritta in pieno boom economico ma più che mai attuale, che mette in luce la bravura chitarristica di Armando Corsi. L’anima da rocker di Tenco spunta da brani insospettabili come Ciao amore ciao, proprio quello che gli valse la fatidica delusione sanremese. Pochi sanno che nacque come canzone contro la guerra e che le regole del Festival gli imposero di cambiarne il testo. Tenco mantenne il ritornello perché molto orecchiabile, Baccini recupera il testo originale in cui Tenco si ispira ai ricordi dell'infanzia, quando da bambino vedeva passare i soldati che andavano al fronte, cantando Bella ciao... difatti il ritornello ne rappresenta una raffinata citazione.
Il 2011 è stato davvero un anno "magico" per Baccini (qui nelle prove di uno spettacolo estivo del 2011) che festeggia nel migliore dei modi vent'anni di carriera con uno spettacolo di successo trasformatosi in album, anno in cui si tirano le somme di una professione: "Sono arrivato al successo con Le donne di Modena, un brano che, pur non appartenendo al genere commerciale, è diventato popolare. Sono un idealista, lo sono sempre stato. I miei maestri sono stati De Andrè, Tenco, Iannacci e Gaber, per me uno stile di vita, una fonte di ispirazione, una passione".
21 brani in scaletta, da Un giorno dopo l'altro, sigla del popolarissimo sceneggiato dell'Ispettore Maigret, riproposta con un ritmo alla Gilberto Gil, alla Ballata della moda, scritta in pieno boom economico ma più che mai attuale, che mette in luce la bravura chitarristica di Armando Corsi. L’anima da rocker di Tenco spunta da brani insospettabili come Ciao amore ciao, proprio quello che gli valse la fatidica delusione sanremese. Pochi sanno che nacque come canzone contro la guerra e che le regole del Festival gli imposero di cambiarne il testo. Tenco mantenne il ritornello perché molto orecchiabile, Baccini recupera il testo originale in cui Tenco si ispira ai ricordi dell'infanzia, quando da bambino vedeva passare i soldati che andavano al fronte, cantando Bella ciao... difatti il ritornello ne rappresenta una raffinata citazione.
Il 2011 è stato davvero un anno "magico" per Baccini (qui nelle prove di uno spettacolo estivo del 2011) che festeggia nel migliore dei modi vent'anni di carriera con uno spettacolo di successo trasformatosi in album, anno in cui si tirano le somme di una professione: "Sono arrivato al successo con Le donne di Modena, un brano che, pur non appartenendo al genere commerciale, è diventato popolare. Sono un idealista, lo sono sempre stato. I miei maestri sono stati De Andrè, Tenco, Iannacci e Gaber, per me uno stile di vita, una fonte di ispirazione, una passione".
La tracklist del cd: E se ci diranno; Ciao amore ciao (li vidi tornare); Preghiera in gennaio; Bang Bang; Vedrai Vedrai; Quando; La ballata dell’amore; Cara Maestra; Hobby; Ragazzo mio; Se stasera sono qui; Giornali femminili; Ho capito che ti amo; Tu no hai capito niente; Se potessi amore mio; Un giorno dopo l’altro; Ognuno è libero; Mi sono innamorato di te; Ballata della moda; LunatiKa.
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