giovedì 2 maggio 2019

Il Concertone: estrema sintesi


Direi che quel "Andate tutti affanculo" urlato dal palco da Andrea Appino degli Zen Circus riassume in modo mirabile la lunga, desolante giornata musicale alla quale abbiamo assistito ieri in diretta su Rai3. Fra martirizzate cover di Battiato, De André (non a caso l'organizzatore dello show Massimo Bonelli ha curato di recente il progetto discografico "Faber Nostrum"), Lou Reed, Bob Marley e i Nirvana, interventi fintamente ricchi di pathos da parte dell'improbabile coppia di presentatori Ambra + Lodo Guenzi (che riesce perfino a farci rimpiangere il famigerato... Lodo Alfano!), slogan lanciati alla rinfusa, un'inflazione di occhiali scuri e chitarre di marca che non bastano a fare il rock'n'roll... si salva poco o niente. 
Da convinto detrattore di Noel Gallagher... devo comunque registrare che il suo breve set, seguito dal pubblico sotto una pioggia battente, batte 3-0 - per suoni ed esecuzione - qualsiasi set di matrice italica, senza ombra di dubbio! A riprova che gli ospiti stranieri, dei quali la storia del concertone è costellata, servono... eccome!
Palma d'oro dell'ignoranza ai Coma_Cose, un duo milanese di beccamorti in totally black, lui una specie di Pavia che imita Vasco Rossi e lei versione femminile di Totò iettatore in "La patente"... che nel loro brano "Post Concerto" dimostrano la perfetta conoscenza della storia del british rock in un verso che fa "La mia ragazza è bella coma David Baui". Baui... dopo milioni di citazioni in tv e radio c'è ancora qualcuno che lo chiama Baui, non Boui.
Ma andate tutti affanculo, veramente...

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