Il tastierista dei Subsonica Davide "Boosta" Dileo è stato nominato
direttore artistico dell'etichetta che negli anni Settanta pubblicò gli Area, gli Skiantos, Finardi e Camerini. "Una sfida affascinante, alla quale mi accosto
con grande rispetto". La gloriosa etichetta, fondata nel 1972 da Gianni Sassi, è quanto di più lontano dallo zeitgeist espresso dalla discografica
contemporanea. Dileo è conscio di aver ereditato un
patrimonio tanto importante quando impegnativo: "La mia, alla Cramps, è
una sfida affascinante, che va costruita passo dopo passo", racconta
lui, "Mi avvicino con molto rispetto a questa esperienza: Gianni Sassi era uno spirito libero, e quando si è liberi ci si
può permettere la complessità, che oggi è l'unica vera grande
rivoluzione".
La rinascita della Cramps, tuttavia, non
passerà solo attraverso la sperimentazione e la contrapposizione al mainstream:
"Essere solo di rottura, oggi, ha poco senso", spiega Boosta,
"Io vorrei riprendere il discorso da dove è stato interrotto: in questa
evoluzione discografica ormai irreversibile che ci ha fatto tornare agli anni
Sessanta, con le playlist delle piattaforme streaming zeppe di singoli alla
rinfusa, si è perso un elemento fondamentale che ho scelto di porre alla base
della mia esperienza come discografico, la cura".
Lq gestione Boosta della nuova Cramps ha già portato in dote al roster dell'etichetta due
nomi nuovi, Massaroni Pianoforti ("Che ha una bellissima scrittura, è
perfetto per riprendere il discorso da dove eravamo rimasti")
e The Minis ("Ragazzi di 14 anni che salgono sul palco e suonano con la
grinta che avevano i Ramones"): quale sarà il comune denominatore che il
tastierista dei Subsonica adotterà nella selezione delle produzioni di portare
avanti?
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