L’ex moglie del rollingstoniano Ron Wood, ha confidato al famigerato tabloid Daily Mirror qualche gustoso aneddoto sul chitarrista Keith Richards. A margine dell’intervista per il quotidiano britannico, Josephine Wood - presentando il suo libro “Stoned” edito lo scorso 31 ottobre e contenente sue fotografie che ripercorrono l'epopea della band dal 1985 al 2009 - ha ricordato alcuni episodi su di lui svelando, tra l'altro, la sua pericolosa abitudine a guidare in stato di ebbrezza.
Racconta la donna: “Keith era un ragazzaccio. Aveva una Bentley che usavamo per spostarci a Parigi. Erano altri tempi e ora è difficile pensare che all’epoca non ci fosse venuto in mente che guidare in stato di ebbrezza potesse essere un problema. Noi salivamo in macchina alle sette del mattino dopo una notte in studio.”
Jo Wood ha inoltre raccontato il suo primo incontro con l'inossidabile chitarrista. Nel 1977 Ronnie invitò Jo (si frequentavano da un paio di settimane) a raggiungerlo a Parigi dove si sarebbe dovuto trovare con la band. Josephine però, arrivata nella capitale francese, non trovò nessun Mr Wood nell’hotel in cui sperava di incontrarlo. Essendo l’albergo al completo, Jo si dovette adattare in una delle stanze delle cameriere. Una mattina all’alba fu raggiunta da Ron che si presentò nella sua camera con tutta la band: “C'era Ronnie alla porta con un gran sorriso, che mi chiedeva scusa. Il Concorde aveva avuto un guasto al motore e avevano dovuto atterrare in Irlanda. Mentre me lo raccontava, altri ragazzi irruppero nella stanza. Keith non mi ha neanche guardata, si è seduto sul pavimento ai piedi del letto frugando nella borsa di un dottore. Keith estrasse un cucchiaio d'argento, una bottiglia di pillole e un accendino. In pochi secondi si era riempito una siringa e se l’era iniettata direttamente attraverso la giacca. Ci fu una piccola pausa mentre le droghe facevano effetto sul suo sistema, poi mi guardò e disse: ‘Che bello conoscerti, mia cara. Ho sentito tanto parlare di te.’ E questa è la storia del mio primo incontro con Keith Richards.”
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