domenica 4 novembre 2007

Profondo musical


Una vecchia casa, un corridoio e un volto di donna nello specchio. Dario Argento porta i brividi di "Profondo Rosso" sul palco. Il thriller diventa, dopo 32 anni dall'uscita cinematografica un musical che si rifà all'antica tradizione del teatro francese Grand Guignol, precursore del cinema horror, la cui supervisione è affidata naturalmente al Maestro del terrore e la produzione alla coppia Lorenzo Vitali / Marco Daverio. Guarda qui il servizio trasmesso da Sky TG24 il 15 Ottobre scorso.
La storia è la stessa del film: quella di Marcus Daly, un giovane pianista testimone dell'omicidio di una parapsicologa, di cui però non riesce a individuare l'assassino. Aiutato dall'amica Gianna Brezzi comincia a indagare, ma tutti quelli che potrebbero aiutarlo vengono uccisi dal misterioso killer. Nato da una idea di Vitali e Daverio, produttore e direttore artistico di musical di successo come "Il violinista sul tetto", "Fame-Saranno Famosi" e "Gian Burrasca", il musical promette emozioni e colpi di scena, tutti gli elementi del thriller mescolati a una musica che ha fatto tremare gli spettatori di tutto il mondo: quella dei Goblin e di Claudio Simonetti. Per l'occasione sono stati scritti 12 nuovi brani cantati che rappresentano l'ossatura musicale dello spettacolo. Gli effetti speciali sono affidati a Sergio Stivaletti, maestro italiano dei trucchi cinematografici, che firma l'allestimento insieme al regista Bruno Fornasari.

Datemi pure del pessimista ma... credo sarà veramente difficile eguagliare il pathos trasmesso dalla versione in celluloide! Se, incredibilmente, non avete mai visto il film... NON CLICCATE QUI: vi svelo chi è l'assassino!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il film è un vero classico e lo conosco a memoria ma questo musical mi puzza di riciclo per i fresconi...

Esiste una versione de luxe di Pprofondo Rosso?

Ancora, è stata pubblicata una versione de luxe di Suspiria recentemente in cofanetto di metallo? Aspetto un tuo commento...

Così i due (unici) capolavori di Dariotto nostro sono accomunati...

Luca Varani ha detto...

La miglior versione cinematografica di "Profondo Rosso" è quella realizzata dalla Anchor Bay Entertainment, abbastanza ricca di bonus. L'unica "nota stonata" in questa versione sono i titoli di coda: mentre nella versione italiana, come ricorderai, scorrevano sulle immagini di Hemmings che, riflesso in uno specchio d’acqua rosso (sangue?!?) si portava le mani al viso, quelli americani scorrono su un tremendo “stop frame” della stessa immagine, rovinando la scena!
Per quanto riguarda "Suspiria" nel metal box, non è la più esaustiva ma l'ho vista in giro (a Milano per esempio da Saturn) ad un prezzo veramente interessante... e la confezione è molto carina; la migliore edizione è però quella in digipack della Eagle Pictures, con extra splendidi!

Anonimo ha detto...

Infatti io ho quella del 25mo anniversario edita dalla Eagle Pictures (soccietà di distribuzione che conosco bene!).
Il taglio dei titoli di coda , che riicoordo benissimo (uno dei titoli di coda di maggiore drammaticità) è veramente un delitto...
A.