lunedì 3 ottobre 2011

Ex poliziotto batterista


Esce per la pregevole Minimum Fax (prezzo 17,50 euro) l'autobiografia di Stewart Copeland, grande batterista dei Police, incoronato dalla prestigiosa rivista Rolling Stone come "uno dei cinque migliori batteristi di tutti i tempi". Dopo le autobiografie di Sting, Andy Summers e pure di Henry Padovani (il primo chitarrista della band), ora è il turno della sua versione dei fatti, anche se nelle 377 pagine non si parla solo della sua famosissima band, regina delle classifiche negli anni '80. Copeland è un artista e uomo poliedrico, figlio di un agente CIA sotto copertura, personalissimo batterista rock ma anche compositore classico, autore di colonne sonore, giocatore di polo ed appassionato suonatore di taranta! Molto bella l'ultima parte del volume dove troviamo un divertente (e a tratti velenoso) resoconto del reunion tour avvenuto tra il 2007 e il 2008, un punto di vista estremamente inedito che rende la lettura davvero avvincente e ricca di spunti, come i retroscena del concerto di Torino.  Gustoso anche il suo resoconto su un incontro nei camerini coi Rage Againts The Machine, dei quali Copeland è un grande fan, come pure la descrizione del suo rapporto amoroso con la taranta e l'Italia.

"Provare con i Police è come fare il bagno in una vasca di diamanti affilati come rasoi, asciugarti con un mazzo di rose piene di spine e poi indossare un foulard di Prada. Fantastico, ma il sangue scorre copioso".

L'autore della traduzione italiana è Michele Pinnini , in passato già al lavoro con le autobio di Sting e Summers. Personalmente l'ho "divorato", finendolo in due giorni!

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