giovedì 8 marzo 2012

Ciao Lucia!


Mi piace pensare che, da oggi, il favoloso Quartetto Cetra si sia finalmente ricomposto, esibendosi per un pubblico sicuramente più "alto" di quello che osanna l'attuale ciarpame televisivo fatto di inguardabili reality, di risse politiche e calcistiche, di volgari varietà. Si è spenta infatti, a quasi 92 anni Lucia Mannucci, la voce femminiledel gruppo. Nata a Bologna il 18 maggio 1920, la Mannucci era anche la vedova di uno degli altri componenti del gruppo, Virgilio Savona. Il Quartetto era diventato un simbolo dell'Italia del dopoguerra, con grandi successi televisivi soprattutto negli anni '60. Con Lucia scompare anche l'ultimo componente dei Cetra: Tata Giacobetti era morto nell'88, Felice Chiusano nel 1990 e il marito di Lucia nel 2009.
Grandissimo gruppo vocale, spaziava con estrema disinvoltura tra vari generi, dalla canzone tradizionale (con ben cinque partecipazioni a Sanremo) al cinema con Renato Rascel e Paolo Stoppa, al teatro con Alberto Sordi e Wanda Osiris. Ma il loro regno è stata la tv o meglio, il «varietà» televisivo, genere che tra gli anni '60 e i primi '70 ha avuto in Italia il suo massimo splendore. Memorabili le loro parodie, in «Biblioteca di Studio, utilizzavano i motivetti delle canzoni più note per raccontare classici della letteratura come I promessi sposi, Il conte di Montecristo o I tre moschettieri, con l'indimenticabile Antonello Falqui in regia.
Per approfondire la storia di questo pezzo fondamentale della canzone e della tv italiana, procuratevi il cofanetto multimediale "Antologia di canzoni, sketch e parodie" , 2 dvd con oltre 3 ore e mezza di filmati e un libro di 128 pagine a colori, pubblicato da Radiofandango in collaborazione con la Fondazione Gaber e la Rai.

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