In uscita il 7 giugno
2019 - ma Sonar l'ha già sentito in anteprima - "Office Politics" l'album di Neil Hannon, in arte The Divine Comedy, che
segue a tre anni di distanza "Foreverland". Il nuovo lavoro del songwriter
irlandese è una raccolta pubblicata su un’etichetta personale e
composta da 16 brani scritti, prodotti e arrangiati dal musicista stesso. Un vero e proprio condensato di deliziose pop song, che dipanano il cielo dalle nubi minacciose addensatesi dopo l'ascolto non certo esaltante del primo singolo "Queuejumper", una canzonetta che non lascia segno alcuno, senza dubbio la cosa meno valida del disco!
Già col secondo estratto, "Norman & Norma", la musica cambia radicalmente con un delizioso vaudeville dagli accenti pop anni '80, condotto dal pianoforte e caratterizzato da dettagli molto eleganti, una bella chitarra solista e cori, sia maschili che femminili, che appaiono sempre al momento giusto.
Ascoltatevi poi "Dark Days Are Here Again", che in apertura sembra "The Trial" dei Pink Floyd e che poi si trasforma in una ballata ad altissimo potenziale di commozione, con fisarmonica e pianoforte che conducono. E che dire di "I'm A Stranger Here", song perfetta per intenerire i vostri momenti più solitari. Armonie in costante cambiamento, arricchite da soluzioni strumentali e personaggi di grande suggestione che popolano i testi, insomma.... questo è davvero un 'discone'!
Ascoltatevi poi "Dark Days Are Here Again", che in apertura sembra "The Trial" dei Pink Floyd e che poi si trasforma in una ballata ad altissimo potenziale di commozione, con fisarmonica e pianoforte che conducono. E che dire di "I'm A Stranger Here", song perfetta per intenerire i vostri momenti più solitari. Armonie in costante cambiamento, arricchite da soluzioni strumentali e personaggi di grande suggestione che popolano i testi, insomma.... questo è davvero un 'discone'!
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