Fausto Rossi - con il nome d'arte di Faust'O - esordisce nel 1978 con l'album "Suicidio". Uno stile assolutamente innovativo, ispirato alla nuova ondata musicale del periodo. I testi ossessivi, i ritmi nervosi e gli arrangiamenti di stampo glam stimolano la stampa specializzata - alla costante ricerca di etichette e somiglianze - che lo incorona come una sorta di David Bowie all'italiana. Nel 1979 esce l'album "Poco zucchero", che contiene il suo singolo più famoso, "Oh! Oh! Oh!". Si tratta di una specie di bossa nova virata new wave, con la quale andrà ad esibirsi anche su palcoscenici tv mainstream come quello del Festivalbar (dove Rossi si presenta scalzo). Il brano - che sembra cantato da un giovane Enrico Ruggeri - piacerà talmente che con un suo loop di questa canzone Massimo Boldi (proprio lui... il "cipollino"!) realizzerà una... specie di cover, travisando totalmente il senso originario del brano, lungo 3'59" di totale demenza.
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