giovedì 2 luglio 2020

Ciao Moon... scusa se ti saluto solo ora


In perfetto silenzio, che contrasta col fragoroso rock'n'roll che ha sempre suonato in vita, l'11 maggio scorso si è spento - per cause naturali - Moon Martin, senza ombra di dubbio uno degli artisti più curiosi del movimento new wave. Ammetto che la notizia dolente mi era sfuggita ed oggi, sfogliano il nuovo numero del mensile Blow Up, l'ho appresa e non ho potuto (e voluto) fare a meno di lasciare qui sul mio blog un pensiero in sua memoria.

Martin (il suo soprannome si deve al fatto che in molti suoi testi compare la parola "luna"), aveva raggiunto fama e notorietà nel corso degli anni settanta, grazie ad un pezzo come "Bad Case Of Loving You (Doctor, Doctor"), incisa nel 1978 ma portata al successo internazionale un anno dopo da quel dandy di Robert Palmer. Il pezzo venne inserito nell'esordio di Martin, "Shots From A Cold Nightmare", pubblicato dalla Capitol Records. 

Moon con Robert Palmer
Ma quella non era l'unica traccia formidabile di quell'album, che allineava anche l'iniziale "Hot Nite in Dallas", e, sopratutto, la stupenda "Cadillac Walk" che sarebbe finita nello strabiliante album d'esordio di Mink DeVille, uscito un anno prima, nel 1977. I Mink DeVille ripresero poi anche "Rolene", sempre firmata da Martin, nel successivo "Return To Magenta".

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