Sfogliamo insieme il nuovo numero del mensile Blow Up che, questo mese (solo per gli abbonati), regala un interessante libro della serie Director's Cut firmato da Federico Savini, questa volta dedicato al tanto bistrattato liscio romagnolo!
Non voglio rovinarvi il piacere della sorpresa ma vi anticipo qualche contenuto che ho particolarmente apprezzato. Innanzitutto il ricordo di Christian Zingales del dj Claudio Coccoluto, da poco scomparso. Eddy Cilìa ci racconta la parabola di Janis Ian ("l'altra Janis", attualmente 70enne...), mentre l'amico Vittore Baroni (curioso e stravagante come sempre) ci guida attraverso i meandri della Wombling Music. Ryley Walker (chi non l'ha mai ascoltato deve rimediare appena possibile!) elenca i suoi dischi da isola deserta, mentre il corpus centrale di 18 pagine è occupato dalla 1^ parte di uno speciale sul Trip-Hop e sui suoi eroi, dal 1991 al 1999, nel quale sfilano Tricky e Smoke City, UNKLE e Morcheeba, Lamb e Massive Attack.
Da pagina 70 iniziano, come al solito, le numerosissime recensioni, dalle quali vi segnalo qualcosa, a mio insindacabile gusto... e ve la faccio pure ascoltare! Il disco del mese è l'eccellente "Carnage", di Nick Cave e Warren Ellis, un disco di canzoni di un artista fra passato e presente tanto che se fosse uscito a nome Bad Seed nessuno avrebbe fatto gnanca un plissé:
Bello anche il ritorno dei Dinosaur Jr. con il loro '"Sweep It Into Space", che riconferma l'inconfondibile sound da loro inventato alla fine degli anni '80:
Gli australiani King Gizzard And The Wizard Lizard arrivano a quota 17 album con il nuovo "LW", l'ultima parte di una trilogia di esplorazioni inaugurata nel 2017, che ci regala un bel miscuglione di psych, hard, brit-folk, doom e influenze world: Personalmente li trovo sempre sorprendenti:
Segnalo con piacere anche un disco postumo di Alan Vega (dei fondamentali Suicide), con materiale inciso fra il 1995 e il 1996, nell'ambito di una serie di pubblicazioni curate dalla moglie Liz Lamere. Il materiale non fa urlare al miracolo, si tratta di demo e versioni grezze di brani che sono rimasti a prender polvere in un cassetto per molto tempo. Ma chi ha amato i Suicide ritroverà quella batteria eletronica d'un tempo, sulla quale Vega recita, si lamenta e sparla. Una possibile colonna sonora per i tempi apocalittici che siamo chiamati a vivere, rintanati nelle nostre case:
Menzione speciale per il doppio album dei "punk da balera" Extraliscio, reduci dal serraglio di Sanremo, "E' bello perdersi", al servizio di una musica che parte dalla Romagna per far ballare e divertire mezzo mondo:
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