Due giorni prima della scomparsa del mio caro papà, ironia della sorte o forse preciso "segnale di continuità"... si celebrava un felicissimo evento per chi, come me, ha amato i Marillion fin dal loro primo singolo: la reunion (anche per un solo brano, l'indimenticabile "Market Square Heroes) della band con Fish, il loro primo (per me unico...) cantante!!! Il 26 Agosto ad Aylesbury, nella Piazza del Mercato, il sogno, cullato per oltre 19 anni, è finalmente divenuto realtà. Siccome sarei assolutamente imparziale nel giudicare questo avvenimento, lascio direttamente alle parole di Fish la cronaca di quel momento, tratta da una recente mail del Nostro apparsa sul suo sito ufficiale:
"...E poi è diventato stellare. Mi avevano chiesto di suonare all'Hobble on the Cobbles molti mesi fa e ho accettato immediatamente. L'opportunità era perfetta e all'ABC in Glasgow in giugno ho proposto a Mark di fare qualcosa insieme. Lucy Jordache era d'accordo e Ian è venuto a bordo con una risposta positiva. Non ero sicuro riguardo agli altri. So che sono molto sensibili su possibili suggerimenti di reunion e non volevo infastidire Steve Hogarth, per il quale provo molto rispetto. Ora è la sua band. Non riguardava la pubblicità o nient'altro, se non trovarsi di nuovo insieme per suonare nella Market Square ricordando i vecchi tempi. Abbiamo sempre voluto suonare lì ma il tempo e le circostanze hanno deciso diversamente. Mentre la data del concerto si avvicinava, Mark, Ian e io abbiamo parlato al telefono e solo un paio di settimane fa Pete ha detto di sì! La settimana scorsa, dopo essere tornato dalle vacanze, Steve venne a bordo. Volevo che la cosa rimanesse segreta. Niente stampa, niente su internet. Era un affare privato.Ho pensato che avrebbero potuto preoccuparsi di suonare senza aver provato. Non volevamo che diventasse qualcosa di grosso, e siamo rimasti sull'unico pezzo rilevante per la situazione. Ci siamo incontrati nel pomeriggio, ed è stato bellissimo rivederli ancora insieme. Ed eccoci là. Loro quattro si sono preparati sulle scalette del palco. Non vedevamo l'ora. Ho lasciato che la squadra dei Marilli preparasse il cambio di strumenti.Ho fatto l'introduzione, ma non riesco a ricordare molto. I video su YouTube mi hanno fatto recuperare la memoria! Avevamo luce verde, così ho presentato la band. L'atmosfera era incredibile, mentre salivano uno ad uno sul palco e ricevevano un abbraccio dal sottoscritto. Non ho abbracciato Pete perché ero troppo nervoso e lui si è fiondato a prendere il basso. È stato un po' come il nostro primo concerto al Friars. Ian è partito e io ho avuto un attimo di panico, andava alla massima velocità. Il problema è che il respiro tra le parole diventa difficile se cerchi di cantare e rendere la melodia andando a Mach 4. I livelli di adrenalina erano al massimo grado. Punk prog! Ci guardavamo per avere indizi su come procedere. Eravamo tutti sorrisi. Il calo della musica nella sezione parlata e l'esplosione nel finale. Ed era finita, e ci siamo riabbracciati mentre lasciavamo il palco. Non ricordo molto del pubblico, a parte la grande reazione che ci ha presi un po' tutti di sorpresa. Come ho detto, è stato il secondo sogno diventato realtà durante la giornata. È stato fantastico, nostalgico e molto divertente.Nel pub ero esausto e consumato dai fan che si congratulavano. Sarebbe stato bello avere un po' di tempo da passare assieme, ma l'occasione non era quella giusta. Ci sarebbe piaciuto passare la notte assieme e unirci alla "dawn patrol" ma Ian e Lucy dovevano partire per gli States presto il giorno dopo per andare dalla famiglia di lui, Pete e Fiona e la famiglia avevano già degli impegni, Mark aveva la sua auto e Ange a casa, Steve, Jo e i bambini sono andati a mangiare e poi a casa. Ci siamo lasciati come grandi amici che hanno vissuto insieme un giorno straordinario. Non sapevamo cosa avevamo scatenato.Altri abbracci, lunghi addii. Questo non accadrà più per un bel po' di tempo, se mai accadrà ancora. Cinque vecchi amici che si erano lanciati alla conquista del mondo come ragazzi dagli occhi sgranati, ora uomini di famiglia che visitavano nuovamente vecchi fantasmi e antiche memorie per pochi minuti nelle nostre vite in continuo cambiamento. Ce l'abbiamo fatta. Ero così contento e orgoglioso di averlo fatto. Ha significato moltissimo, soprattutto oggi!"
Ed ora, per quei pochi che non hanno ancora visto l'esibizione su YouTube...
E adesso? Il filosofo Karl Popper sosteneva che il futuro fosse aperto... lasciateci quindi sognare!
1 commento:
Ti ringrazio per avermi dato l'oppurtunità di venire a conoscenza di questo breve incontro fra nuovi-Marillion e Fish.
Il mio giudizio su Fish, sarbbe eccessivamente pesante, amo la sua musica, ma credo che dal vivo sia proprio finito e mi fermo quì. "Raingods with Zippos" e "Sunset on Empire" sono due grandi dischi, i testi e la voce sono eccellenti, anche se la presenza di Steve Wilson ha il suo merito nella loro riuscita.
I recentissimi Marillion producono solo inutile accozzaglia di note, senza grande qualità.
Tornerò spesso a leggere il tuo blog, nella speranza di scoprire qualche grande emozione musicale persa nei miei distratti e poco utili anni di vita.
Ciao e grazie.
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