lunedì 11 maggio 2020

Sting, il peyote e la mucca pregna


Strani scherzi fa la psichedelia... non tanto quella suonata ma quella provata sul proprio organismo! Immaginate di essere Gordon Sumner (in arte Sting) e di avere appena assunto un acido. Proprio in quel momento, mentre ve la state spassando, un operaio della vostra fattoria vi chieda di aiutarlo a... far partorire una mucca! È quanto a successo davvero all'ex leader dei Police la prima volta che ha ingollato un peyote essiccato, raccontando l'accaduto nel documentario "Un buon trip: avventure psichedeliche", realizzato dallo scrittore americano Donick Cary, già autore di alcuni episodi dei "Simpson" e di diversi show tv per Netflix. "Ogni volta che ho avuto un brutto trip - e ne ho avuti tanti - ho sempre capito che era quello che mi serviva. A volte ti fa a pezzi e ti serve per dare una regolata al tuo ego. D'altro canto, però, puoi vivere esperienze incredibilmente gratificanti, piene di amore e sostegno. Ti senti leggero e connesso religiosamente col pianeta intero" dichiara Sting, ricordando ulteriori, singolari dettagli. "Tornando verso casa, iniziai a provare una strana sensazione e tutto iniziò a prendere vita. L'erba iniziò a parlarmi e presto entrai in un regno psichedelico. Gli alberi mi salutavano a ritmo di musica". Nei pressi della fattoria, la rockstar vide uno degli operai che lo chiamava con insistenza: "Vieni qui, mi serve il tuo aiuto". I due misero una corda intorno alle zampe e al muso del vitello. Sting avrebbe provato a tirarlo fuori, mentre l'altro si sarebbe occupato di tranquillizzare la mucca. Ricorda Sting: "Ci ritrovammo ricoperti di liquido amniotico. Durò circa 20 minuti. Era come issare una balena su un peschereccio. E io ero sempre più fatto". Che trip da sballo! Altro che quegli ammorbanti duetti con Shaggy!

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