lunedì 16 dicembre 2019

Natale in arrivo...

Arriva Natale e in tutte le radio e tv impazza "Happy Xmas (War is over)". Un brano scritto da John Lennon e Yōko Ono che trae spunto da un vecchio brano folk, incisa dalla coppia presso i Record Plant East Studios di New York, tra il 28 e 29 ottobre 1971, sotto l'attenta produzione di quel volpone di Phil Spector. Un brano di protesta contro la guerra in Vietnam che, successivamente, è stato trasformato dai network in un mieloso classico natalizio. L'antica folk song che citavo all'inizio di questo post si intitola "Stewball", interpretata in passato da numerosi artisti come Woody Guthrie, Peter, Paul and Mary (ad inizio dei '60) ed in seguito anche dagli Hollies di Graham Nash nel 1969. Un brano che racconta di un cavallo da corsa che beve sempre troppo vino!!! 

Totalmente  disgustato dagli ennesimi ascolti del brano di Lennon (ieri pure al supermercato mentre sceglievo la frutta!), ho deciso di proporvi qualche brano festaiolo dove il rock, in forme varie, fa capolino: enjoy e... buon Natale!

Qui uno spaesato Lou Reed si lancia in una straniante versione di "Blue Christmas", coadiuvato dalla moglie Laurie Anderson e, tra gli altri, da Rufus Wainwright:


Quando il prog si piega al manierismo del 25 dicembre (anche se Ian Mosley non si prima dei suoi modaioli occhiali da sole neanche in questa occasione):



Una bella versione di "I believe in Father Christmas" con Greg Lake, Ian Anderson dei Jethro Tull al flauto, David Arch alle tastiere e Florian Ophale alla chitarra acustica. La location è quella suggestiva della St. Bride's Church di Londra:


I Radiohead in una versione piuttosto psichedelica (soprattutto nella parte video) di "Winter Wonderland", tratto da un loro webcast datato 2002:


Altra collisione prog-natalizia: gli IQ di Peter Nicholls in una rara versione di "Let It Snow", tratta da un EP regalato ai fan durante i concerti natalizi dell'anno scorso:


Concludo questa breve carrellata (ma ci tornerò prima del 25, promesso!) con un tocco di glam. Questi sono gli inglesi Slade - tra i più grandi nel loro genere nei '70 - con la loro "Merry Xmas Everybody":

Nessun commento: