mercoledì 10 giugno 2020

Quella volta che Ozzy...




Il folle e carismatico Ozzy Osbourne (devo proprio scrivere che è il leader maximo dei Sabbath?!?) è considerato da molti “il padrino del metal”, vero precursore del genere. Come nelle bio di ogni rockstar degna di questo nome, nella sua lunga carriera ha collezionato una buona dose di esperienze folli e fuori dal comune. Pensate per esempio alla questione del morso al pipistrello, gesto rimasto negli annali della storia del rock.



Una delle sue canzoni più recenti, realizzata in coppia col rapper Post Malone e contenuta nel suo ultimo album "Ordinary Man", s'intitola “It’s a Raid” ed è stata ispirata da un fatto realmente accadutogli. A raccontarla è lo stesso Osbourne: “Ero seduto al sole, a Bel Air, con tanto di coca ed alcool e tra me e me pensai 'Fanculo, questa volta ci sono riuscito'. Me ne stavo beatamente seduto in quella casa, in cui però si moriva dal caldo. Vidi un pulsante su una parete e pensai servisse ad accendere il condizionatore… beh, dopo averlo premuto nel giro di 5 minuti si fiondarono 4 o 5 macchine della polizia lungo la strada e io urlai: ‘è una fottuta retata’.” Premendo quel pulsante si era ficcato in mare di guai, essendo in possesso di ben 75 mila dollari di cocaina. Sbarazzarsene non fu semplice: “Io ed il tecnico del suono riempimmo diverse ciotole di cocaina ed erba e scappammo in bagno. E, ad essere onesto, non avevo nessuna intenzione di buttare tutta quella roba. Provai quindi a sniffare quanta più coca possibile in pochissimo tempo: mi usciva perfino dalle orecchie. Dopo quell’esperienza non sono riuscito a dormire per quattro giorni.”

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