venerdì 22 novembre 2019

Si sbagliano di grosso...


Dopo vinile, cassetta, cd, mini cd e dat... adesso ci vogliono propinare l'i-Disc, una nuova modalità di utilizzo e di interazione con il prodotto musicale che - a detta di chi l'ha inventato - coniugherebbe la bellezza del supporto fisico con la praticità dell’ascolto in digitale. Nella presentazione che ho ricevuto pochi minuti fa leggo che... 

i-Disc rappresenta una novità nel mondo della musica, che da anni sta fronteggiando la progressiva scomparsa del compact disc a fronte di un modalità di ascolto sempre più digitalizzata. L'insofferenza crescente nei confronti dei prodotti che non permettono alcuna interazione e la recente tendenza delle nuove generazioni native digitali a scoprire l'esperienza del prodotto fisico (che sul web è già stata battezzata con il termine “phigital”) hanno indotto il mercato a dare una risposta a queste precise esigenze. Semplice da usare, comodo, trasportabile: i-Disc non è un prodotto che richiede abilità informatiche ed è quindi alla portata di tutti. La confezione del prodotto è quella di un 45 giri, contiene un booklet informativo e due diverse alternative per l’ascolto: una scheda contenente un dispositivo di memoria solida e un QR code, da inquadrare con qualsiasi cellulare per l'ascolto in digitale. L'altro grande punto di forza dell'i-Disc è la sua interattività con il mondo dell'artista: attraverso il QR code è infatti possibile accedere ad una piattaforma social dedicata, con contenuti esclusivi, che permette all’utente un'interazione speciale con l'artista e l'accesso ad una serie di opportunità ed emozioni sempre nuove. Ogni copia è unica e il codice dell’i-Disc è utilizzabile da una sola persona. Alcune edizioni speciali di i-Disc saranno pensate per i collezionisti, altre firmate e con la possibilità di accedere a contenuti selezionati particolari, ed ulteriori edizioni saranno dedicate agli audiofili. Ogni acquisto di i-Disc verrà conteggiato nelle classifiche FIMI/Gfk come supporto fisico.

Se pensano, con tutto quanto sopra, di convincermi ad acquistare per l'ennesima volta la discografia di Genesis, Pink Floyd, Dead Can Dance, John Martyn, King Crimson, Beatles, Marillion, Tim Buckley, Saga, John Cale, Elvis Costello, Rush, David Sylvian, Bob Dylan, IQ, Frank Zappa, Fabrizio De Andrè, Chet Baker, Le Orme e moltissimi altri... possono "andarselo a prendere in quel posto"!

2 commenti:

Lucien ha detto...

Infatti, concordo...
Ciaone!

Luca Varani ha detto...

Ciao Lucien, felice che siamo sintonizzati sulla medesima lunghezza d'onda...