giovedì 6 novembre 2025

Michael Jackson è sempre il "Re" dei trapassati


Viene chiamata “afterlife economy”, ovvero l’economia delle celebrità defunte, un fenomeno che continua a muovere cifre impressionanti. Come ogni anno, la rivista Forbes ha pubblicato la classifica dei personaggi scomparsi che nel 2025 hanno generato i maggiori introiti. In vetta, per l’ennesima volta, troneggia Michael Jackson, in vetta nella lista dei defunti più pagati del mondo.

Jackson ancora imbattuto

Il “Re del Pop” ha incassato nel 2025 ben 105 milioni di dollari, staccando nettamente tutti gli altri nomi in lista. A trainare i suoi guadagni sono le royalty derivanti dallo streaming, gli spettacoli MJ: The Musical e la produzione del Cirque du Soleil a Las Vegas. Dalla sua morte nel 2009, Jackson ha guidato la classifica postuma di Forbes in 13 dei 16 anni considerati, accumulando un totale stimato di 3,5 miliardi di dollari.

Il ritorno di Elvis e l’intruso Dr. Seuss

A distanza di decenni, Elvis Presley continua a figurare tra i più redditizi. Dopo aver dominato la prima edizione della lista nel 2001, The King è rimasto presente in tutte le edizioni successive, raggiungendo nel 2025 il settimo posto con 17 milioni di dollari. Una cifra che rappresenta appena il 15% dei guadagni del suo celebre genero, Michael Jackson. A sorprendere è invece il secondo posto di Dr. Seuss (85 milioni di dollari), grazie al costante successo dei suoi libri, alle licenze commerciali e a un accordo con Netflix che ha rilanciato l’universo del celebre autore per bambini.

I Pink Floyd e la nuova economia dei cataloghi

Il 2025 segna anche l’ingresso di Rick Wright e Syd Barrett, storici membri dei Pink Floyd, entrambi al terzo posto con 81 milioni di dollari ciascuno. I ricavi derivano dalla recente operazione di vendita del catalogo della band, acquisito da Sony Music Publishing per circa 400 milioni di dollari, da dividere tra i tre membri ancora in vita e le famiglie dei due scomparsi. Completano la top ten The Notorious B.I.G. (80 milioni), Miles Davis (21 milioni), Jimmy Buffett (14 milioni), Bob Marley (13 milioni) e John Lennon (12 milioni).

L’impero postumo di Wacko Jacko

Gran parte della fortuna del patrimonio di Jackson deriva dalle sue scelte strategiche compiute in vita. Nel 1985 acquistò il catalogo ATV per 47,5 milioni di dollari, assicurandosi quasi 4.000 brani, tra cui la maggior parte dei successi della coppia Lennon & McCartney. Quell’investimento si trasformò in un affare colossale: nel 2016 la sua estate vendette la quota a Sony per 750 milioni di dollari (pari a circa un miliardo odierno). Restavano però esclusi i diritti editoriali e i master delle opere di Jackson, ceduti poi nel 2024 al 50% - sempre a Sony - per altri 600 milioni di dollari, un’operazione che la madre dell’artista, Katherine Jackson, ha tentato senza riuscirvi di bloccare in tribunale.

Quando la memoria si trasforma in monetizzazione

La classifica di Forbes rispecchia un trend ormai consolidato: la valorizzazione postuma delle opere musicali è diventata una vera asset class. Sempre più patrimoni artistici vengono gestiti come imprese, attraverso strategie di lungo periodo basate su diritti, merchandising e produzioni multimediali. Il caso Jackson è emblematico: il suo legacy management funziona come una major indipendente, in grado di generare valore costante attraverso una pianificazione ventennale. La memoria artistica, oggi, è un prodotto scalabile. La musica “vecchia” offre più stabilità e rendimenti più prevedibili rispetto alle nuove produzioni, perché ha già superato la prova del tempo e del mercato.

L’eternità come modello di business

Viviamo nell’era della cultura dell’eternità, dove la morte non interrompe la carriera... ma la prolunga attribuendole nuove forme. Le icone del passato vengono “riattivate” per il pubblico contemporaneo: non solo attraverso ristampe o biopic ma come veri e propri brand globali. Il corpo muore, il catalogo no. E il mercato lo sa bene... oh se lo sa!

mercoledì 5 novembre 2025

Ciao James, cuore meticcio fra Napoli e il jazz


Napoli piange uno dei suoi simboli più autentici e amati: James Senese, il sassofonista che forse più di chiunque altro ha rappresentato l’anima musicale della città. Aveva 80 anni. Nato nel 1945 nel quartiere di Miano da Anna Senese, napoletana, e da James Smith, soldato afroamericano di stanza in Italia, la sua storia sembrava scritta dentro i versi di "Tammurriata Nera". Dalla sua doppia origine, Senese trasse la forza e la ricchezza di un’identità musicale unica: la fusione perfetta tra la melodia mediterranea e le sonorità del jazz d’oltreoceano. I primi passi mossi con gli Showmen, poi con gli Showmen 2, gruppi che mescolavano jazz, soul e brani originali. 

Ma la vera svolta arrivò con la nascita di Napoli Centrale, formazione che ha fatto la storia del jazz fusion italiano. Accanto a lui, musicisti di altissimo livello come Agostino Marangolo, Joe Amoruso e Rino Calabritto, solo per citarne alcuni. Tra le fila di quella band passò anche un giovanissimo Pino Daniele, allora bassista, che suonava proprio con uno strumento donatogli da Senese. Un incontro destinato a cambiare la musica napoletana: da quella collaborazione nacque il suono inconfondibile che avrebbe accompagnato i primi dischi e i tour di Pino. Parallelamente, Senese portò avanti una lunga carriera solista, pubblicando diversi ottimi album che riflettevano il suo linguaggio musicale profondo e meticcio. Il suo sax raccontava la storia di una Napoli popolare e universale, di un uomo cresciuto tra due culture e capace di trasformare quel dualismo in pura arte.

In questo giorni, sui social, un’ondata di affetto attraversa il mondo della musica: artisti, amici e fan ricordano con commozione il “nero a metà”. Io, per rispetto e commozione, ho aspettato un poco prima di dare il mio saluto, unendomi solo a questo coro di gratitudine, cercando di omaggiare James con rispetto e amore. La sua musica continuerà a suonare nelle strade di Napoli, come un soffio eterno di libertà.

Mezzanotte canta Mina



Venerdì 7 novembre il Teatro Olimpico di Roma (Piazza Gentile da Fabriano, 17, ore 20.30) accoglierà la voce intensa e raffinata di Silvia Mezzanotte, protagonista di “Silvia Mezzanotte canta Mina”, un nuovo recital che rende tributo alla più iconica interprete della musica italiana. L’artista bolognese, accompagnata sul palco dall’ensemble Le Muse - nove musiciste dirette dal Maestro Andrea Albertini - offrirà al pubblico un concerto dal fascino elegante e potente, dove la musica si intreccia con parole e immagini evocative per dar vita a un racconto tutto al femminile, intriso di emozione e introspezione.

«Mina è stata per me un modello di libertà artistica e di forza interiore – racconta la Mezzanotte –. e cantare le sue canzoni significa attraversare la vita: le cadute, le rinascite, la passione, l’ironia. Non basta la voce per interpretarla, serve l’anima, e quella te la regala solo il tempo.»

Lo spettacolo è una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della “Tigre di Cremona”, ma anche un dialogo personale tra due donne e due epoche. In scaletta troveranno spazio alcuni dei brani più amati di Mina, da “E se domani” a “Parole parole”, passando per “Amor mio” e “Brava”, riproposti in nuove vesti sonore che uniscono sensibilità contemporanea e rispetto per l’originale. Voce potente e carismatica, Silvia Mezzanotte è stata per anni il volto dei Matia Bazar, con cui ha calcato i palcoscenici più prestigiosi d’Italia e del mondo. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Al Jarreau, Dionne Warwick, Michael Bolton e Massimo Ranieri. Vincitrice dell’edizione 2016 di Tale e Quale Show su Rai1, la sua interpretazione di “Brava” di Mina resta ancora oggi una delle più celebrate della storia del programma.

Prodotto dal Teatro Verdi di Montecatini Terme, il tour “Silvia Mezzanotte canta Mina” toccherà diverse città italiane, secondo questo calendario:

7 novembre – Teatro Olimpico, Roma

16 novembre – Auditorium Giovanni Arvedi, Cremona

5 dicembre – Teatro Lirico Giorgio Gaber, Milano

3 gennaio – Teatro Auditorium Santa Chiara, Trento

14 febbraio – Teatro Accademia, Conegliano (Treviso)

23 febbraio – Teatro Alfieri, Torino

28 aprile – Teatro Storchi, Modena

I biglietti sono disponibili su TicketOne e, per la tappa romana, sul sito teatroolimpico.ticka.it.


martedì 4 novembre 2025

Nel monumentale quadruplo biopic sui Beatles arrivano le donne


Sony Pictures e Sam Mendes hanno deciso di fare sul serio: The Beatles - A Four-Film Cinematic Event sarà un mastodontico progetto in quattro film, ognuno raccontato dal punto di vista di un Beatle differente. Quattro film. Quattro storie. Un’unica leggenda che torna a vibrare sul grande schermo. E questa volta, sotto i riflettori non ci saranno solo John, Paul, George e Ringo... ma anche le donne che hanno cambiato la loro musica, le loro vite e il loro caos interiore.

Le muse dei Fab Four

Mendes ha scelto un cast femminile che sembra uscito da un festival di premi:

Mia McKenna-Bruce (How to Have Sex) sarà Maureen Cox Starkey, la fan del Cavern Club che conquistò Ringo prima che diventasse “Ringo Starr”. Non glamour, non superstar... solo amore e tamburi, finché il successo non ha fatto troppo rumore.

Saoirse Ronan, quattro nomination agli Oscar e zero paura di sporcarsi le mani, interpreterà Linda Eastman McCartney, fotografa, artista e anima gemella di Paul. Quella che, mentre tutti cercavano il prossimo singolo perfetto, cercava solo la luce giusta.

Anna Sawai, reduce dal trionfo di Shōgun, sarà Yoko Ono — la più fraintesa della storia del rock. Mendes promette di ribaltare il cliché della “distruttrice dei Beatles”, mostrando Yoko per ciò che era: una mente creativa che Lennon non poteva certo ignorare.

Aimee Lou Wood (Sex Education, The White Lotus) interpreterà Pattie Boyd, la musa psichedelica di George Harrison (e sì... anche di Eric Clapton). Pattie è la Swinging London fatta persona, con minigonne, sitar e karma istantaneo.

Quattro film, un unico trip psichedelico

A completare il cast maschile ci saranno Harris Dickinson, Barry Keoghan, Paul Mescal e Joseph Quinn nei panni dei Beatles. Ma la vera rivoluzione è dietro le quinte: per la prima volta nella storia, Apple Corps Ltd. (la società dei Beatles) ha dato via libera all’uso delle loro vite e della loro musica. Tradotto: sentiremo le vere canzoni, non le solite imitazioni con nomi inventati tipo The Beetlez. Ogni film avrà il suo punto di vista: quello di John, Paul, George e Ringo. Quattro percorsi che si intrecciano come una jam session troppo lunga ma impossibile da interrompere. Il tutto arriverà in sala nell’aprile 2028, distribuito da Sony Pictures, che ha fiutato il colpo grosso del decennio.



Sam Mendes e il suo “White Album” cinematografico

Mendes, dopo aver fatto piangere mezzo mondo con 1917 e vinto tutto con American Beauty, torna al rock’n’roll. La sua missione? Smontare il mito dorato e mostrarci “i ragazzi dietro le icone”. In pratica: meno santini, più sigarette spente a metà, più notti insonni, più umanità.

L’attesa sarà lunga e rumorosa

The Beatles - A Four-Film Cinematic Event promette di essere il progetto musicale più ambizioso mai tentato al cinema. Non un semplice biopic, ma un esperimento narrativo che fonde amore, ego e genio creativo con la colonna sonora più perfetta che si possa immaginare. Il conto alla rovescia è iniziato. E nel 2028, quando partirà la prima nota, saremo tutti lì a pensare la stessa cosa: Let it be… finally.

mercoledì 23 luglio 2025

Il Principe delle Tenebre è tornato a casa



Icona dei Black Sabbath e pioniere del metal, Ozzy Osbourne consegna al suo pubblico un’eredità musicale eterna. In una toccante intervista datata 2023, l'artista aveva previsto la propria morte, chiedendo solo un ultimo concerto prima di andarsene. La sua influenza ha modellato il volto dell’heavy metal, rendendolo una figura indelebile nella storia della musica. Ozzy non è stato solo il cantante dei Black Sabbath, ma il volto identitario dell’heavy metal storico. Con la sua voce cupa e le atmosfere oscure create dalla band, ha dato vita a un genere destinato a segnare intere generazioni. Dopo il debutto dei Sabbath nel 1970, il metal non è più stato lo stesso. La sua immagine trasgressiva e la sua capacità di canalizzare rabbia, dolore e ribellione in musica hanno ispirato band come Metallica, Slipknot, Iron Maiden e molte altre.

L’ultimo desiderio: “Un solo concerto, poi posso morire felice”

Nel 2023, in un’intervista alla testata Rolling Stone, Ozzy dichiarava con lucidità disarmante: «Mi restano al massimo 10 anni. Voglio solo salire su un palco e ringraziare il mio pubblico». Parole che oggi suonano come una profezia. Solo venti giorni prima della sua scomparsa, avvenuta il 22 luglio 2025, Osbourne si era recentemente esibito per l’ultima volta nel leggendario Back to the Beginning, lo show celebrativo a Birmingham. Era il suo ritorno alle origini, il suo vero addio.

Il coraggio della malattia

Dal 2020 Ozzy conviveva con il morbo di Parkinson. Le sue condizioni si erano aggravate nel tempo, soprattutto dopo delicati interventi chirurgici alla colonna vertebrale, che lo avevano reso invalido. Nonostante la sofferenza, il “Principe delle Tenebre” non ha mai perso la voglia di esibirsi. «Non temo la morte», diceva, «ma non voglio vivere una lunga agonia». Il suo riferimento a centri svizzeri per l’eutanasia apriva riflessioni profonde sul fine vita e sulla dignità nella malattia.

Vita al limite, sempre

Ozzy non ha mai nascosto i suoi eccessi: droga, alcol, sregolatezze. Lui stesso scherzava: «Avrei dovuto morire decenni fa». Eppure, è sopravvissuto a tutto, trasformandosi in un’icona culturale anche grazie al reality The Osbournes, che lo ha reso noto anche fuori dai palchi. Dopo aver lasciato i Black Sabbath per problemi di dipendenze, ha lanciato una carriera solista trionfale, salvo poi tornare a esibirsi con la band madre, in una delle reunion più emozionanti della storia del rock.

Sharon, il grande amore

Al centro della sua disordinata vita, una sola costante: Sharon. Moglie, manager e compagna indissolubile. Insieme da oltre 40 anni, Ozzy ha più volte dichiarato: «Senza di lei sarei morto». Una storia d’amore intensa e travagliata, che ha resistito a tutto, persino alla malattia e agli abissi dell’autodistruzione. Ozzy non è solo una leggenda del metal, ma una figura che ha ridefinito i confini tra musica, vita e mito. Il suo ultimo concerto è stato un testamento, un addio consapevole, degno di un artista che ha fatto della sua esistenza un’opera d’arte unica, inconfondibile.

giovedì 12 giugno 2025

Magazzino San Salvario: la voce autentica dell’indie italiano che merita di essere ascoltata



Nel panorama musicale italiano, la scena indie rappresenta una vera e propria fucina di creatività. Troppo spesso trascurata dai media mainstream, continua invece a generare progetti originali, profondi e meritevoli di attenzione. Tra questi, spiccano i Magazzino San Salvario, band torinese che con il loro secondo album conferma la propria unicità e maturità artistica.

“Piace alla Critica”: il nuovo album tra rock e cantautorato

Con Piace alla Critica, i Magazzino San Salvario alzano l’asticella e si affermano come una delle realtà più interessanti dell’attuale scena indipendente italiana. Otto brani intensi per circa 30 minuti di musica che fonde energia rock, ironia tagliente e una profonda sensibilità cantautorale. Il risultato? Un disco coerente, ricco di personalità, capace di parlare sia alla mente che al cuore – e, come suggerisce ironicamente il titolo, anche agli “addetti ai lavori”, categoria che può - e dovrebbe - fare la differenza sul destino di una proposta musicale.

Cura negli arrangiamenti e nella produzione

Registrato con la produzione attenta di Fabrizio “Cit” Chiapello, il disco è un esempio di equilibrio tra urgenza espressiva e cura del dettaglio. Gli arrangiamenti, mai scontati, valorizzano ogni brano con una gamma sonora ampia e raffinata. L’anima rock si intreccia all’introspezione della canzone d’autore, dando vita a un lavoro maturo e sfaccettato.

La vera forza del gruppo sono i testi

Il tratto distintivo dei Magazzino San Salvario resta indubbiamente la scrittura. Le liriche affrontano con lucidità e ironia temi personali, sociali e generazionali, senza cadere nella retorica. L’autenticità ne è la chiave principale: ogni brano comunica con chiarezza e profondità, passando da momenti leggeri e sarcastici a riflessioni intense e commoventi.

Collaborazioni d’eccellenza per un suono ancora più ricco

Il disco ospita alcune figure di spicco della scena musicale torinese, che arricchiscono ulteriormente il progetto:

  • Monica P, voce nella title track

  • Paola Perardi, violoncellista dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino

  • Max Acotto, al sax

  • Le voci bianche dei Piccoli Cantori di Torino

Una rete di collaborazioni che contribuisce a un suono poliedrico, senza perdere coerenza stilistica.Nati nel cuore dell’omonimo quartiere torinese, i Magazzino San Salvario sono una band profondamente legata al proprio territorio. Formatisi nel 2020, i componenti Stefano Caire (voce e basso), Giovanni Caire (chitarra), Dario Scotti (tastiere e voce) e Massimo Tiso (batteria), combinano rock alternativo e songwriting con naturalezza, frutto di anni di amicizia e passione condivisa.

Una band cresciuta "macinando palchi"

Dopo l’omonimo debutto del 2022, la band ha consolidato la propria reputazione grazie a un’intensa attività live, soprattutto nel Nord Italia. Le performance sono il loro punto di forza: energiche, coinvolgenti, autentiche. Il pubblico li segue, la critica li nota, e l’indie italiano si arricchisce di una voce coerente e originale.

L’indie torinese ha ancora molto da dire

“Piace alla Critica”, pubblicato da MoovOn Label, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e rappresenta un ulteriore passo avanti per una band che ha scelto di raccontare la realtà con stile, ironia e profondità. I Magazzino San Salvario sono la prova concreta che l’indie italiano – e quello torinese in particolare – non è solo vivo, ma anche in ottima forma.

Link utili

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giovedì 3 aprile 2025

Immagina un mondo senza "Imagine" di John Lennon: se ti chiami Giorgia ce la puoi fare



Quando si cerca di evangelizzare le folle con un mantra fatto di "Dio, Patria e Famiglia", è chiaro che una canzone che sogna un mondo senza confini suoni come una minaccia. Giorgia Meloni stronca "Imagine" di John Lennon, Serena Dandini la commenta con ironia e noi - il "popolino" (meno "bue" di quanto ci si possa immaginare) - ci godiamo lo spettacolo.


Era il lontano 2020 quando Giorgia Meloni, allora leader dell'opposizione, decideva di far sapere al mondo che Imagine di John Lennon non la emozionava affatto. E non per questioni musicali, no. Il problema era semmai il testo: troppo globalista, troppo utopistico, troppo... senza confini! Insomma, roba da radical chic con la chitarra, gli zoccoli di legno e il berretto di lana in estate. "È l'inno dell'omologazione mondialista!", tuonava la futura premier. Mentre probabilmente un fan dei Beatles, in qualche parte del mondo, in quel preciso momento soffocava dignitosamente un singhiozzo.  

Serena Dandini: "Ma davvero vi sorprende?"

A ripescare questa perla ci ha pensato Serena Dandini che, con il suo consueto sarcasmo, ha commentato: "Non mi meraviglia che non le piaccia questa canzone". Eh già, perché davvero qualcuno si aspettava che una figura politica che fa del nazionalismo il proprio cavallo di battaglia potesse apprezzare un testo che immagina un mondo senza barriere, senza religione, senza divisioni? Ma che, scherziamo? D'altronde si sa che il triplete Dio, Patria e Famiglia batte sempre Pace, Amore e Fratellanza...

Il pezzo in questione

Pubblicato l'11 ottobre 1971 come estratto dall'album omonimo, si tratta del brano più celebre e rappresentativo dell'artista fra quelli realizzati durante la sua carriera da solista, dopo la fantastica epopea Beatles. Co-prodotto con la moglie Yōko Ono insieme al produttore discografico Phil Spector, Imagine venne inciso nello studio casalingo di Lennon a Tittenhurst Park. Nonostante originariamente fosse accreditato ufficialmente al solo Lennon, poco tempo prima del suo assassinio il cantante riconobbe il contributo basilare della Ono come ispiratrice del concetto dietro a Imagine. Ammettendo che all'epoca non si era sentito ancora così maturo da inserire anche il suo nome fra gli autori. Si stima che il 45 giri (nelle due edizioni del 1971 e 1975 con al lato B rispettivamente It's So Hard e Working Class Hero), abbia venduto oltre 1,6 milioni di copie nel solo Regno Unito. Nel 1985, una zona del Central Park di New York è stata dedicata a Lennon con il nome Strawberry Fields Memorial, dove si può ammirare un mosaico permanente con la scritta "Imagine".


Lennon si rivolta nella tomba

John Lennon, dal suo mondo senza confini (o almeno speriamo per lui...), probabilmente sta osservando la situazione con un mix di disappunto ed ironico divertimento. Del resto, Imagine non è mai stato un brano neutro: o lo si ama o lo si odia. E se la premier lo boccia, forse significa che il buon John aveva ragione. Ma c'è da dire che, se ci guardiamo intorno, forse il problema non è la canzone in se stessa, ma semmai la realtà che la circonda. E chissà, magari un giorno ci sarà un leader che invece di abbattere le utopie, proverà a renderle realtà. E, come si dice in stile social... condividi questo articolo se anche tu canti Imagine sotto la doccia! invece, se sei tra quelli che "no confini, no party"... tranquillo/a, c'è sempre My Way di Frank Sinatra.

martedì 11 marzo 2025

Ciao Giò



Il giornalismo è spesso una brutta bestia, fatta di verità nascoste e di clamorose menzogne date in pasto agli ignari lettori. Sulla recentissima scomparsa dell'amico Giovanni, figlio di Gino Paoli, alcune sedicenti testate si affrettano ora a sottolinearne l'ultimo incarico come direttore di un magazine legato ad un noto personaggio del vippismo italiota più becero, quasi dimenticando tutto il resto.

Che il vento vi spazzi via, miserabili figuri

Leggo con disgusto che la su aultima redazione si spertica ora a ricordarlo con parole di enfatico elogio, attraverso vomitevoli pseudo-epitaffi di circostanza. Peccato che io so cosa veniva detto dietro le sue spalle. Poco male, l'oblio sa bene come far dissolvere l'infinita pochezza di questi miserabili figuri.

Davvero una persona buona

Con Giò ci eravamo sentiti di recente e lui, come al solito, era stato molto carino e gentile (anche con mia moglie), scusandosi per qualche scaramuccia pregressa fra noi che, comunque, non aveva mai minato la nostra amicizia.

L'importanza della risata

Porterò con me le lunghe discussioni musicali e soprattutto le risate, che sono di gran lunga la cosa più importante. Ci prendiamo troppo troppo sul serio noi umani, insignificanti cacchette di mosca nell'universo: se l’uomo delle caverne avesse saputo ridere - lo sosteneva Oscar Wilde, mica un Varani qualunque - la Storia avrebbe seguito un altro corso.

Il gabbiano

In questa foto eravamo in prima fila alla presentazione del libro di Gino, l'anno scorso al Teatro Strehler, tra di noi Ricky Gianco. Successivamente mi aveva portato in camerino da suo padre, col quale avevamo discusso di poesia, in particolare di un poeta genovese, Edoardo Firpo:

Poesse fâ comme l'öchin

pe ogni onda che arriva

arsame sempre un pittin

Tu ci sei riuscito Giovanni, sei lassù, da qualche parte nell'altissimo, finalmente libero di ridere, anche di noi.

lunedì 3 marzo 2025

Silenzio, si suona! Le star della musica UK contro l’IA selvaggia

Il mondo della musica britannica si ribella! Leggende come Paul McCartney, Elton John, Kate Bush e Annie Lennox si sono unite per opporsi all’invasione dell’intelligenza artificiale nel settore creativo, denunciando una minaccia imminente alla libertà artistica.

Un album muto per fare rumore

A guidare la protesta è l’album silenzioso dal titolo emblematico Is This What We Want? (È questo che vogliamo?), un messaggio forte contro la proposta del governo laburista di Keir Starmer. Il piano in discussione darebbe il via libera all’IA nell’utilizzo di opere artistiche senza il consenso preventivo degli autori, a meno che questi ultimi non si oppongano esplicitamente.

Coro di voci contro la riforma

Il Times ha pubblicato un appello firmato da oltre mille artisti e scrittori, tra cui Sting, Damon Albarn, Ed Sheeran, Dua Lipa, Kazuo Ishiguro, Michael Morpurgo ed Helen Fielding. Il documento denuncia il rischio di un impatto devastante sulla creatività, sottolineando come la riforma del copyright consegnerebbe "il lavoro di una vita dei nostri musicisti alle aziende di IA, gratuitamente". Ed Newton-Rex, promotore dell’iniziativa, ha dichiarato: "Questa proposta non solo danneggerebbe gravemente i musicisti, ma è anche del tutto inutile. Il Regno Unito può essere leader nell’IA senza sacrificare le sue industrie creative di fama mondiale"

Anche Sir Paul in prima linea

Paul McCartney è stato tra i primi a lanciare l’allarme, alzando la voce in difesa del diritto d’autore in una recente intervista alla BBC. Pur non essendo contrario all’uso dell’IA – che lui stesso ha impiegato nel 2023 per la pubblicazione postuma di Now and Then, con la voce di John Lennon recuperata grazie alla tecnologia – McCartney critica la mancanza di regolamentazione nel settore. Secondo lui, il governo Starmer è troppo incline a favorire lo sviluppo dell’IA senza adeguate tutele per gli artisti.

Creatività umana vs. algoritmi: chi vincerà?

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’industria musicale, ma a quale prezzo? Gli artisti britannici non intendono restare in silenzio mentre il loro lavoro rischia di essere sfruttato senza limiti. L’album potrebbe non avere suoni, ma il suo messaggio rimbomba forte e chiaro: la creatività umana merita di essere protetta. Il mondo della musica britannica si ribella! Leggende come Paul McCartney, Elton John, Kate Bush e Annie Lennox si sono unite per opporsi all’invasione dell’intelligenza artificiale nel settore creativo, denunciando una minaccia imminente alla libertà artistica.

venerdì 21 febbraio 2025

Quel copione di Fedez...

 Altro che pezzo autobiografico derivante da un travaglio interiore: il suo brano sanremese è frutto di ore ed ore passata davanti alla tv!



lunedì 20 gennaio 2025

Gatti metallari


La musica, è risaputo, influenza le emozioni... anche degli animali. In molti studi veterinari, infatti, la musica viene utilizzata per calmare gli animali e rendere loro la visita più facile. E funziona! Alcuni tipi di musica sono noti per essere particolarmente efficaci per calmare i gatti.YouTube è pieno di video musicale dal titolo “musica per gatti”: ascoltandola ci si chiede se sia veramente per gatti o si tratto di un modo per perculare noi umani.


Di sicuro questo felino nel video mostra di rispondere a tono al celebre riff dell'eterno scolaretto Angus Young, contenuto nell'ultimo ellepì - il sesto - con Bon Scott alla voce, che sarebbe morto l'anno successivo. Nel 2003 è stato inserito dalla rivista Rolling Stone alla posizione n. 200 della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi.


venerdì 17 gennaio 2025

Intelligenza artificiale... e ignorante

 Ho chiesto ad un noto programma grafico che, al suo interno, dispone di un supporto AI, di generare un'immagine con questa stringa di richiesta: "Beatles che suonano sul tetto". Ecco il risultato: vi siete accordi di cosa non quadra, a parte che dallo sfondo non sembrerebbe Londra?!?



Lo sapevate che Eddie Vedder gioca a basket?

Pseudonimo di Edward Louis Severson III, il frontman dei Pearl Jam ha una passione speciale per i tamburelli (come il suo modello di riferimento Roger Daltrey...). Durante i concerti si diverte a lanciarli verso il pubblico, in questa occasione si è superato!



martedì 5 marzo 2024

Così si festeggia un compleanno!


Si intitola Ghost Stories il nuovo album che la storica band dei Blue Öyster Cult, pubblicherà il 12 aprile 2024 - giorno del mio 61° compleanno - per l'etichetta italiana Frontiers Music. Il disco conterrà vecchie registrazioni risalenti al periodo tra il 1978 e il 1983, il pezzo “If I Fell” del 2016 e la versione in studio di “Kick Out the Jams“, cover degli MC5.

Tracklist

01. LATE NIGHT STREET FIGHT

02. CHERRY

03. SO SUPERNATURAL

04. WE GOTTA GET OUT OF THIS PLACE

05. SOUL JIVE

06. GUN

07. SHOT IN THE DARK

08. THE ONLY THING

09. KICK OUT THE JAMS

10. MONEY MACHINE

11. DON’T COME RUNNING TO ME

12. IF I FELL

Chi sono i BOC

Gruppo hard rock statunitense nato alla fine degli anni '60. Nella loro opera si trovano elementi di diversi sottogeneri del rock, inclusi hard rock, heavy metal, rock psichedelico e progressive rock. Fra i loro brani più celebri citiamo (Don’t Fear) The Reaper (il loro massimo successo, dall’album Agents of Fortune del 1976), Astronomy, Godzilla e Burnin’ for You. La line-up originale della band era composta dal cantante e chitarrista Eric Bloom, dal chitarrista Buck Dharma, dal tastierista Allen Lanier e dai fratelli Joe e Albert Bouchard, rispettivamente bassista e batterista.

lunedì 4 marzo 2024

Deep, deep... fortissimamente deep



Ci sono voluti 52 anni: i Deep Purple se la sono presa comoda ma alla fine ce l'hanno fatta! E' stato infatti rilasciato il video ufficiale di Smoke On The Water, un vero e proprio inno rock, tra le tracce dell’edizione super deluxe del loro album Machine Head, in uscita il 29 marzo. Negli anni Smoke On The Water, brano dal riff chirattistico killer, è diventato un rito di passaggio per ogni chitarrista che volesse rendere omaggio agli dei del rock.

           

Un incendio come elemento ispirativo

Realizzato dalla britannica Chiba Film, il video interpreta la storia raccontata nella canzone, un incendio divampato durante un concerto di Frank Zappa del 1971 a Montreux, in Svizzera, dove la band era andata per registrare l'album Machine Head. Il brano raggiunse la quarta posizione, la loro prima top ten da Hush del 1968. Narra la leggenda che avrebbero dovuto iniziare le registrazioni in uno studio mobile affittato dai Rolling Stones al casinò, dopo l'esibizione di Frank Zappa & The Mothers of Invention. Tuttavia, durante lo show del geniale chitarrista, uno spettatore aveva sparato con una pistola lanciarazzi verso il tetto che aveva preso fuoco. Smoke On The Water racconta proprio gli eventi di quel fatidico incendio. 

Intramontabile inno del rock

Dan Gibling e Luke McDonnell, registi di Chiba Film, hanno dichiarato: “È stato un onore mettere le immagini di questa canzone, innegabilmente uno dei più grandi brani rock di tutti i tempi”. Aggiungendo:  “La nostra idea per il video segue il fatto che la band era sotto pressione per fare questo disco in tempo dopo gli eventi che si sono svolti al casinò. La scrittura dell'album è stata un'avventura riassunta nei testi, e speriamo di aver creato un'avventura di accompagnamento che piacerà ai fan vecchi e nuovi dei Deep Purple".

Fate scintillare le vostre carte di credito!

Oltre all'album originale remixato per l'occasione (incluso in LP e CD), The Super Deluxe Edition contiene anche due esibizioni dal vivo: la prima, registrata il 9 marzo 1972 al Paris Theatre di Londra, vede il gruppo impegnato nel "Machine Head Tour". Il secondo, inedito, fregistrato nell'aprile del 1971 al Casinò di Montreux, in Svizzera, prima degli eventi descritti in Smoke on the Water.

E visto che parliamo di questa fragorosa band... vi propongo anche un divertente meme trovato in rete, che mostra una cover alternativa dell'album del 1970 In Rock, sempre ispirata al monumetntale monte Rushmore, visto però da una differente visuale: DA DIETRO!




giovedì 29 febbraio 2024

A.C.R.O.S.T.I.C.A.M.E.N.T.E.


PISTOLERO... SENZA STELLA

R-umorosamente,

I-nconfondibile

N-asone

G-igioneggia,

O-ffrendo

S-carsa

T-ecnica,

A-rrancando

R-itmicamente:

R-udimentale!




lunedì 19 febbraio 2024

Arisa desnuda... da Pippa!

Meglio come cantante sanremese o come pin up da giornale per soli uomini? A voi l'ardua sentenza... con l'unica certezza che la verità sta nel cognome!









giovedì 12 ottobre 2023

Illusioni ottiche

Provate a fissare la foto socchiudendo un poco gli occhi: cosa vedete?!?

venerdì 29 settembre 2023

Il Mood giusto per la musica live è in provincia di Pisa

La musica live aveva bisogno del Mood giusto: ora c'è! Ha da poco riaperto, in una modalità completamente rinnovata, il Mood di San Giovanni alla Vena (PI).

Il Mood giusto per la musica live è in provincia di Pisa

Un luogo più unico che raro, che in passato ha segnato un’epoca e che attualmente si ripropone con grandi ambizioni. Con tutte le carte in regola per rappresentare un'alternativa all'Hard Rock Cafè di matrice squisitamente italiana, offrendo un mix vincente tra musica dal vivo e cibo di qualità, connubio che rappresenta il loro tratto distintivo e punto di forza.

Una nuova squadra con percorsi differenti

Per un decennio l'attuale Mood in piazza della Repubblica - già Blitz - ha rappresentato un luogo tutelare per gli appassionati di musica. La nuova gestione è rappresentata dal quartetto di imprenditori Enrico Maria Marmugi, Corrado Paolicchi, Conrad Cabrera e Massimo Stacchini, affiancato dall'esperienza di un nuovo direttore artistico,

Un segnale di speranza per la musica

L’ambizione di portare avanti e fare ulteriormente crescere un locale storico del territorio dal passato importante, in questo periodo dove spesso i locali preposti alla musica chiudono, rappresenta un segnale davvero importante. Il Mood, 250 metri quadrati dove la musica è protagonista assoluta, presenta un calendario costituito da cover band e da artisti emergenti di qualità, in costante divenire.

I prossimi appuntamenti

Le date attualmente annunciate (ma conviene sempre controllare i loro canali Facebook e Instagram per aggiornamenti) sono:


29/09

Superduo - duo acustico

Bluesex - Open act

Il Resto della Ciurma (tributo Vasco Rossi)


30/09

Rock's Diva - unplugged

Capsule Corp Cartoon Cover


6/10

Radio RedHot (Red Hot Chili Peppers tribute)


7/10

Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco - Open Act (in collaborazione con il Combo Club di Firenze)

Imagine (Imagine Dragons Tribute)


13/10

Paul Moss - Acoustic

Adda Dream (tributo Abba)


14/10

Borsò - Acoustic

Blue Sugar (tributo Zucchero)


20/10

Brothers in Law - Acoustic Duo

2000's Rock Party


21/10

Ancillotti & Vaccaro - Acoustic Duo

Crazy Band (cover)


27/10

Battistini - Acoustic

Sovrappeso (rock komik band)


28/10

AB29 - open act (emergenti)

Killer Queen (tributo Queen)

venerdì 22 settembre 2023

I 76 anni di Mimì sono l'occasione per una grande festa live a Milano


Domani sera si festeggia a Milano un'occasione speciale. Il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra nasceva infatti Domenica Rita Adriana Bertè, conosciuta ed amata dal grande pubblico come Mia Martini. Con tre giorni di "ritardo" alle ore 20:45, presso il Teatro Manzoni di Milano, va in scena l'edizione 2023 di Buon Compleanno Mimì, uno spettacolo organizzato dall’Associazione Minuetto Mimì Sarà, Vincenzo Adriani, Leda Bertè, Olivia Bertè e Manuela Savini Bertè, con la Direzione Artistica di Giancarlo Del Duca e Vincenzo Adriani.

Indimenticabile Mimì: domani si festeggia a Milano

L’ottava edizione di Buon compleanno Mimì, intende riproporre la grande festa per celebrare l’arte unica e indimenticabile di Mia Martini, raffinata e intensa artista, riconosciuta da tutti come una delle voci più belle, importanti e significative della musica italiana. 

Tanti big per cantare le sue canzoni

Durante la serata, presentata da Federica Bertoni, si esibiranno grandi artisti del panorama italiano:  Tiromancino, Ermal Meta, Coma_Cose, Aka 7even, Gaia, Mario Venuti, Leo Gassmann, Venerus. Ciascuno canterà un brano di Mia Martini e alcuni brani del proprio repertorio. All’evento si esibiranno anche, cantando un brano di Mia Martini: la vincitrice di Professione Cantante, Federica Toselli, insieme ai 3 finalisti della settima edizione del Premio Mimì Sarà, Sara Bronzini, Blonde Brothers e Luca Mancini.

Ricordi e aneddoti per celebrarla

Special Guest della serata Aida Cooper, grande amica e storica vocalist di Mia Martini. Le sorelle di Mia Martini, Leda e Olivia, racconteranno aneddoti e ricordi della grande interprete rimasta nei cuori di tutti. Racconti, immagini esclusive della vita privata e pubblica di Mimì arricchiranno lo spettacolo. Il tutto accompagnato dalla Mimí Sara Orchestra diretta dal Maestro Paolo Li Rosi. Biglietti in vendita su TicketOne e presso il Teatro Manzoni (prezzi a partire da 30€). I proventi dello spettacolo saranno utilizzati per la realizzazione di alcuni progetti dell’Associazione Minuetto Mimì Sarà.

venerdì 28 luglio 2023

Ciao Sinead...


La cantante irlandese Sinead O'Connor è morta. Aveva 56 anni. Una vita sregolata e turbolenta, un talento corroso dalla dannazione, una voce angelica. L'annuncio della sua dipartita arriva direttamente dalla famiglia: “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinéad. La sua famiglia e i suoi amici sono devastati e hanno chiesto privacy in questo momento molto difficile”. La musicista lascia tre figli. L'anno scorso aveva perso il figlio Shane di soli 17 anni. Nel suo ultimo messaggio pubblicato sui social, Sinead aveva postato una fotografia di Shane scrivendo: "Da allora vivo come una creatura notturna non morta. Era l'amore della mia vita, la lampada della mia anima".

La sua hit più celebre firmata da Prince

Sinéad Marie Bernadette O'Connor - questo il suo nome completo - era nata a Dublino l'8 dicembre 1966. Ha conosciuto il successo già con l'album d'esordio “The Lion and the Cobra” del 1987, imponendosi definitivamente nel 1990 con il secondo disco “I Do Not Want What I Haven't Got”, contenente la sua cover della canzone firmata da Prince "Nothing Compares 2U". A quei due album nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri otto, l'ultimo dei quali "I'm Not Bossy, I'm the Boss" risale al 2014.

Un'esistenza difficile

La O'Connor non ha certamente avuto una vita facile. Dopo che i genitori si separarono quando aveva otto anni raccontò di avere subito abusi fisici che vennero descritti nella sua canzone "Fire on Babylon". Non a caso si è sempre posta in difesa dei bambini maltrattati. Nel 1979, all'età di 15 anni, si avvicinò alla musica, ma una condotta ribelle la portarono ad essere ricoverata in un manicomio per 18 mesi. Qui sviluppò le sue doti di scrittura, venendo poi scoperta dal batterista della band irlandese degli In Tua Nua. Per loro Sinead co-firmò la canzone “Take My Hand”. Nel 1992 passò alla storia della tv strappando una fotografia di Papa Giovanni Paolo II durante il Saturday Night Live, per protestare contro gli abusi sessuali perpetrati sui bambini all'interno della Chiesa cattolica.


Un nuovo album che mai ascolteremo

In tempi più recenti si era convertita all'Islam, cambiando il proprio nome in Shuhada Sadaqat, sebbene abbia continuato ad esibirsi come Sinead O'Connor. Del 2021 la pubblicazione di un libro di memorie intitolato "Rememberings", mentre l'anno scorso un film sulla sua vita è stato diretto da Kathryn Ferguson. Da poco Sinéad si era trasferita in un appartamento a Londra, dove progettava di scrivere nuove canzoni, nella prospettiva di un album e un tour nel 2024.

mercoledì 14 giugno 2023

Cosa c'entra il Cavaliere con Jimi Hendrix?!?


Cosa c'entrano Silvio Berlusconi e Jimi Hendrix?!? Questa apparentemente sorprendente relazione lega i due personaggi per un dettaglio preciso, che non conoscono in molti e che è stato svelato in queste ore. Si tratta del prezioso materiale con cui è stata costruita la bara che contiene il feretro con le spoglie di Silvio Berlusconi, i cui funerali di Stato si sono svolti ieri in Piazza Duomo a Milano.

Cosa c'entrano Silvio Berlusconi e Jimi Hendrix?!?

Il feretro che contiene i resti del Cavaliere è stato realizzato dai maestri artigiani dell’Art Funeral Italy di Caravaggio (BG). Una bara in legno di mogano con striature color rosso bruno proveniente dall’Honduras. Il medesimo legno con cui venivano costruite le leggendarie chitarre di Jimi Hendrix.

Un legno particolarmente prezioso

La bara, come spiegato dal titolare dell’azienda Paolo Imeri, si chiama 23 Duomo. Per realizzarla ci sono voluti circa 20 giorni, 10 solo per la lucidatura. Il legno con cui è stata realizzata è stagionato, ed è di elevatissima qualità. Il materiale utilizzato è stato ricavato sezionando tronchi interi, in modo da non far perdere al materiale le sue naturali venature, valorizzando in questo modo l’impronta digitale del legname definita figurazione.

Solo per la verniciatura ci sono voluti 10 giorni di lavoro

Altra caratteristica peculiare nella realizzazione del feretro è la doppia verniciatura: un processo che ha richiesto ben 10 giorni di tempo. Sulla bara infatti, grazie alla doppia verniciatura del legno è stato possibile creare un duplice effetto, visibile al meglio sotto la luce solare. Il cofano, infatti, risulta perfettamente lucido, in grado di mettere in risalto le venature del pregiato legno. Le parti parti laterali della bara e della cornice sono invece satinate.

Quanto costa?

Il proprietario dell’azienda costruttrice non vuole svelarlo, per motivi di riservatezza. Si tratta dello stesso tipo di bara in cui giace l’imprenditore Leonardo Del Vecchio, scomparso un anno fa di questi tempi. L’azienda non ha avuto contatti diretti con la famiglia Berlusconi, realizzando la bara su commissione per terzi, in quanto progetta e realizza queste pregiate bare artigianali che riforniscono le diverse agenzie funebri.

lunedì 12 giugno 2023

La scomparsa di Berlusconi: rinviati i Novella 2000 Virgo TV Award


Si è spento Silvio Berlusconi, rinviati i Novella 2000 Virgo TV Award. Il lutto quello che ha colpito il mondo della televisione, dell’imprenditoria e della politica italiana ha fatto decidere gli organizzatori sul rinvio della manifestazione. 

La scomparsa di Berlusconi: rinviati i Novella 2000 Virgo TV Award

La morte dell'ex Premier ha reso necessario, in segno di rispetto, lo spostamento in data da destinarsi di varie manifestazioni. Come quella del NOVELLA 2000 VIRGO TV AWARD, inizialmente previsto presso Villa Renoir di Legnano (MI) nella serata di Mercoledì 14 Giugno. Celebrando alcune fra le personalità più rappresentative del piccolo schermo che allietano, informano e intrattengono ogni giorno schiere di telespettatori, la decisione di rinviare il NOVELLA 2000 VIRGO TV AWARD è stata presa immediatamente. Nel rispetto di una delle figure che hanno radicalmente trasformato il panorama televisivo italiano da quel lontano 1976, quando Berlusconi rilevò Telemilano, trasformatasi due anni dopo in Canale 5.

Una manifestazione che celebra il mondo della tv

Il NOVELLA 2000 VIRGO TV AWARD annovera ogni anno una pluralità di amatissimi volti della televisione e tante celebrities. I vincitori delle molteplici categorie vengono votati, dai lettori e della redazione dello storico settimanale Novella 2000. I premi che vengono consegnati alle personalità della tv, della musica e dello showbiz, comprendono anche alcuni riconoscimenti a imprenditori simbolo del nostro Made in Italy, che continua a rappresentare un’eccellenza nel mondo. Tanti i programmi premiati, da Domenica in a Verissimo, da Ballando con le stelle a Lol, a Striscia La Notizia, Linea Verde, telegiornali e talk show che riuniscono attorno al nuovo focolare domestico milioni di italiani. Sono inoltre previsti alcuni Premi Speciali ed altri alla Carriera di chi ha contribuito a scrivere pagine importanti nella storia dello spettacolo come Gianni Morandi, Eleonora Giorgi, Remo Girone o i Cugini di Campagna.

L'organizzatore dichiara

L’organizzatore Paolo Chiparo dichiara: ”Con grande rammarico abbiamo preso una decisione comune con il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi e Virgo Fund. A seguito della morte di Silvio Berlusconi, il premio Novella 2000 Virgo TV Award viene rimandato a data da destinarsi. È stato un grande presidente, un grande imprenditore, un grande uomo di sport e di televisione un grande politico. Ci mancherà".

La nuova data verrà comunicata al più presto

Il NOVELLA 2000 VIRGO TV AWARD nell’edizione 2023 è condotto dal notissimo volto Rai Beppe Convertini, da alcuni anni al timone - con grandissimo successo - della trasmissione Rai 1 Linea Verde. Con lui sul palco il Direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, dal 2014 alla guida della storica e iconica testata giornalistica. Durante la serata, un momento conviviale di gala vedrà la partecipazione dei vincitori e di numerose personalità. Conduttori, cantanti, attori, giornalisti, opinionisti che ogni giorno, arricchiscono i palinsesti delle principali reti televisive italiane. Presenze discrete ed amicali nelle case di tutti gli italiani, diventati parte integrante del vivere quotidiano di molti. Gli stessi che il settimanale Novella 2000, da sempre, racconta con passione al suo vasto e fedele lettorato. Tra gli sponsor del NOVELLA 2000 VIRGO TV AWARD che si uniscono al cordoglio Villa Renoir, Eau De Milan. E ancora Onova Green Mobility, Paolorossi Please, Vogue Jet, Saris, Interface Gobe Italia.

L'asteroide 9115, dedicato a Battisti, illumina il cosmo degli "album bianchi"


L'Asteroide 9115 ispira un intelligente progetto fra Italia e Spagna. Verso la fine del lockdown due artisti, uno italiano e uno spagnolo, Paul Potacci e Naxto Celofán, si sono conosciuti su Instagram attraverso un confronto sui dischi della produzione di Lucio Battisti "targata" Pasquale Panella: i famosi 5 "album bianchi". Partorendo un progetto davvero originale chiamato Asteroide 9115, in onore di quelle due personalità così geniali, in grado di compiere una vera e propria rivoluzione musicale verso la metà degli anni '80. Un progetto di "ispirazione e cospirazione" che all'epoca fece scalpore e creò sconcerto, nel quale la concreta visionarietà dei due creatori lascia stupefatti. Soprattutto quelli che legavano indissolubilmente le canzoni di Battisti ai testi chiari ed eleganti di Giulio Rapetti, in arte Mogol. Panella, invece, fa cantare a Lucio allitterazioni e onomatopee, versi sfuggenti e intuizioni semantiche.

L'asteroide 9115, dedicato a Battisti, illumina il cosmo degli "album bianchi" 

Con questa idea la coppia Potacci-Celofán intende mantenere vivo il pregevole e rivoluzionario lavoro scaturito da quella collaborazione illustre. L'intento - attraverso una serie di azioni concrete - è di costruire un solido ponte verso il futuro, divulgandone il valore ad una sempre crescente massa di persone. Sia dedicandolo a chi l'ha vissuto come colonna sonora della propria vita e consegnandolo come "lascito" alle nuove generazioni di musicisti e aspiranti tali. Cercando di rinnovare la medesima sensazione di disorientamento e incredulità che colse gli ascoltatori a partire dall'album Don Giovanni, destrutturando il tradizionale ‘formato canzone’. Asteroide 9115 si articola su tre piani distinti ma complementari: un libro, un vinile e uno spettacolo.

Il libro che suggerisce alcune chiavi interpretative

“Inquilinos en boca” é un libro scritto da Paul Potacci e Natxo Celofán, che illustra alcune chiavi interpretative delle canzoni di Battisti-Panella, nei meravigliosi (e ancora poco conosciuti) anni del loro sodalizio, fonte di straordinaria e stratificata ispirazione per molti che l'anno elevata ad una sorta di culto. Viene così suggerito un accesso ad un mondo creativo non sempre facile da assimilare, a causa dei giochi semantico-creativi di Panella e alle sperimentazioni elettroniche di Battisti. Oltre alle traduzioni in spagnolo delle liriche, nel libro sono inclusi anche testi di scrittori e opere di pittori appartenenti a diversi movimenti d'avanguardia del XX secolo (dal surrealismo al dadaismo, approdando alla pop art).

Il disco disponibile in vinile

Asteroide 9115 é anche un vinile prodotto da Paul Potacci - acquistabile qui - con l’appassionata partecipazione del produttore musicale Sergio Delgado. Composto da otto i brani, come nella migliore tradizione dei “dischi bianchi”, pensato anche come colonna sonora” per le live performance. Rappresenta al tempo stesso una dichiarazione d'amore di due maschere della Commedia dell'Arte pop, Paul e Natxo, che cercano di ricreare l’ermetismo panelliano trasferendo in spagnolo, con uguale musicalità, sensi, nonsensi, controsensi e paradossi degli alambicchi verbali e verbosi del poeta-paroliere romano.

Al lavoro per uno spettacolo

Uno show, che ha già avuto un'anteprima romana, attualmente in fase di ridefinizione e di adattamento per il pubblico italiano, dall'impronta dadaista e surrealista. Caratterizzato da un'azione teatrale in cui appaiono e scompaiono improbabili personaggi contemporanei che si muovono in un mondo reale e immaginario. I testi vengono resi sul doppio binario del palco e di uno schermo, suggerendo più visioni di non-storie agli spettatori, coinvolti nell'azione in modalità giocosa ed interattiva. In occasione, in questo 2023, che coincide con l'80° anniversario della nascita di Lucio Battisti a Poggio Bustone (MC), Asteroide 9115 si pone come grande novità multimediale, sguardo creativo sul passato e strumento lanciato verso il futuro.

giovedì 8 giugno 2023

Da domani una festa di cultura a Belvedere Marittimo (CS)


A Belvedere Marittimo (CS) la cultura è in festa. Dall'8 all'11 giugno il CIF, Centro Italiano Femminile sez. Belvedere Marittimo, presenterà le Giornate della Cultura. Gli eventi in cartellone si aprono oggi, 8 Giugno, con la consueta Cena Sociale di Beneficenza. Un evento al quale tutti i cittadini hanno sempre dimostrato attenzione e interesse. L’occasione conviviale ha come motivazione concreta quella di raccogliere fondi. La destinazione interesserà una famiglia locale, in serie difficoltà economiche dovute alle ingenti spese da sostenere per problemi di salute. I fondi saranno consegnati a Don Gianfranco Belsito che amministrerà la nobile finalità.

A Belvedere Marittimo (CS) la cultura è in festa

Dal giorno 09 Giugno alle ore 18:00 fino a giorno 11 Giugno dalle ore 18:00 alle ore 20:30, il Museo del Mare ospiterà le mostre degli artisti Luana Belsito e Paolo Cetraro che rappresenteranno differenti “sfumature femminili”. Saranno altresì presentati due libri di diverso genere. Il 09 Giugno 2023 alle ore 18:30 verrà presentato il libro Miss Brooks di Lida Michela Carullo. Un racconto di fragilità, intrighi e delitti, nel quale si avvicendano temi come la violenza sessuale e psicologica nei posti di lavoro, in uno stile semplice e scorrevole.

Un corto per denunciare i drammi consumati fra le mura domestiche

Il 10 Giugno 2023 alle ore 18:30 sarà presentato il libro scritto da Mariacristina Zangari dal titolo La Battaglia di Beatrice. Un testo che sottolinea la necessità di imparare ad apprezzare, proteggere e alimentare con semplici atti d’amore la vita quotidiana. Nella medesima serata seguirà la proiezione del cortometraggio Smalto, prodotto da Francesco Garritano, il quale, raccontando le vicende di Sonia mette in risalto veri drammi familiari nascosti entro le mura domestiche. Nella specie, Sonia, dopo aver colpevolizzato per anni la propria mamma, che le avrebbe mancato di interesse per anni, scopre invece una realtà completamente diversa.

La conclusione affidata al potere evocativo del teatro

Le giornate della Cultura si concluderanno giorno 11 Giugno 2023 con una rappresentazione teatrale dal titolo Alle donne, per le donne, con le donne organizzate da Francesca Mazza.

Sbarca in rete For Music Magazine


For Music Magazine è un nuovo portale dedicato alla musica. Si tratta di una recentissima iniziativa editoriale del giornalista Angelo Fasolo, che ha deciso di proporre questo nuovo sito di notizie interamente dedicato alle 7 note nelle sue forme più svariate. Online solo da pochi giorni, ha già riscosso un grande successo.

Sbarca in rete For Music magazine

La sua grafica presenta una homepage con sfondo bianco, concentrandosi principalmente sulle immagini e riducendo i testi. Una scelta di stile in liena con le abitudini attuali del lettorato, con poco tempo a disposizione e "fame" di notizie precise e concise. Nonostante la recente apertura, il sito conta già un ampio numero di articoli e aggiornamenti. Angelo ha deciso di creare questo magazine sulla base del grande successo ottenuto dal suo attuale sito, Gossip News Italia. Molti potrebbero erroneamente scambiare il sito come dedicato solo al pettegolezzo... ma in realtà copre diverse categorie, tra cui Anticipazioni Tv, Gossip e News Tv, Attualità, Musica e Cinema.

Per essere sempre aggiornati

For Music Magazine pone in evidenza i tour dei cantanti e i concerti, fornendo dettagli precisi e aggiornamenti costanti. Inoltre, segnala ogni nuovo brano musicale in uscita, consentendo ai lettori di rimanere costantemente aggiornati sulle ultime novità. Il sito offre anche una sezione dedicata alle notizie, dove è possibile trovare informazioni riguardanti i cantanti, i concorsi e gli eventi che si svolgeranno. 

Un'attenzione particolare per le interviste

Inoltre, For Music Magazine include una categoria speciale per le interviste. Questa sezione offre agli appassionati di musica l'opportunità di leggere interviste esclusive con artisti, cantanti e band di fama internazionale. Infine le interviste offrono un'occasione unica per conoscere meglio gli artisti, le loro ispirazioni, le esperienze e le prospettive sulla musica.

mercoledì 22 marzo 2023

Torna la truffa del rock'n'roll


D'Alessandro e Galli portano al Lucca Summer Festival i Generation Sex, il supergruppo che mette insieme Billy Idol e Tony James dei Generation X e Steve Jones e Paul Cook dei Sex Pistols, due gruppi simbolo del punk!

La lezione di Malcolm McLaren ha fatto davvero scuola...